Di fronte all’individualismo del mondo, la Chiesa deve essere “un faro di comunione”

Le parole del Cardinal Sepe per l’ordinazione episcopale del nuovo Vicario apostolico del Kuwait

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KUWAIT, venerdì, 2 settembre 2005 (ZENIT.org).- Di fronte all’individualismo del mondo moderno, la Chiesa deve presentarsi come “un faro di comunione”, ha affermato questo venerdì il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli.

Questo in sintesi il messaggio rivolto dal Cardinale Sepe durante la solenne Concelebrazione Eucaristica per la ordinazione episcopale del nuovo Vicario apostolico del Kuwait, il comboniano padre Camillo Ballin, tenutasi nella Cattedrale di Kuwait City.

Monsignor Ballin, nominato a questo incarico il 14 luglio scorso, subentra così a monsignor Francis Micallef, dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, il quale ha presentato la rinuncia al governo pastorale per motivi di salute.

Dopo aver salutato tutti i presenti in lingua araba, il Cardinale Sepe – secondo il testo del discorso diffuso dall’agenzia missionaria “Fides” – ha ricordato il servizio pastorale reso da monsignor Mícallef, che per 24 anni ha guidato la Chiesa del Kuwait “con fede, impegno e tanta carità”.

In seguito, il porporato si è soffermato a descrivere i compiti propri del Vescovo e gli impegni che dovrà assumere: “il Vescovo è chiamato a far fiorire nella Chiesa frutti maturi di comunione (…) In un mondo pervaso di individualismo, la Chiesa deve splendere come faro di comunione, di fraternità e di pace”.

“Occorrerà, perciò, promuovere anche in questa Comunità di Kuwait City, ricca di tante nazionalità, lingue, culture e riti, la spiritualità della comunione, la quale va costruita giorno dopo giorno, nell’amore e nella verità, coscienti che la verità senza amore genera conflitti e divisioni, e l’amore senza verità produce falsità”, ha ricordato.

“Sii consapevole – ha proseguito il Prefetto del Dicastero Missionario – che il dovere di annunciare il Vangelo appartiene a titolo speciale al Vescovo, che lo assume, come impegno primario, nel giorno della sacra Ordinazione, com’è oggi per te”.

Infine il porporato ha richiamato l’impegno imprescindibile della preghiera, “bene primario di ogni credente” che “diventa essenziale per il Vescovo e per quanti hanno avuto il dono della vocazione ad una vita di speciale consacrazione”.

Al termine dell’omelia il Cardinale Sepe ha esortato il nuovo Vescovo a guidare i propri fedeli “alle sorgenti della Grazia”: “Dissetali con la freschezza della Parola di salvezza, nutrili con il pane dell’Eucaristia, mantieni viva in essi la nostalgia del Padre dei Cieli”.

Nato nel 1944 e originario di Fontaniva (provincia di Padova, diocesi di Vicenza), monsignor Ballin è attualmente Direttore del Centro di Studi Arabi e Islamici “Dar Comboni” al Cairo ed insegnante nel Seminario maggiore interrituale.

E’ stato ordinato sacerdote come religioso dei Missionari Comboniani nel 1969. Successivamente è stato parroco nella capitale egiziana e in seguito missionario a Khartoum, in Sudan, dove fra il 1989 e il 2000 ha iniziato un progetto di formazione per gli insegnanti di religione cattolica.

Dal 1980 al 1989 è stato Superiore di Delegazione e Superiore provinciale della sua Congregazione religiosa.

Il Vicariato apostolico del Kuwait ha 2.650.000 abitanti, dei quali 158.500 sono cattolici, secondo i dati riportati nell’Annuario Pontificio della Santa Sede. Sono assistiti spiritualmente da 4 parrocchie, 2 sacerdoti diocesani, 8 sacerdoti religiosi, 1 diacono permanente, 8 religiosi non sacerdoti, 13 religiose. Conta su 7 enti di beneficenza. Nell’ultimo anno sono stati battezzati 495 nuovi cattolici.

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ZENIT Staff

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