Azione Cattolica Italiana a Loreto per meditare sul cammino futuro

Incontro per Presidenti e Assistenti unitari Diocesani di questa Associazione italiana

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LORETO, venerdì, 2 settembre 2005 (ZENIT.org).- Ad un anno dal Pellegrinaggio nazionale nella città di Loreto, culminato nell’incontro con Giovanni Paolo II il 5 settembre, l’Azione Cattolica Italiana (ACI) si ritrova dal 2 al 4 di questo mese negli stessi luoghi per riflettere sull’attuazione del Progetto Formativo maturato nell’ultimo periodo e sul “testamento spirituale” lasciato all’ACI dal Papa polacco defunto.

L’incontro che vedrà la partecipazione dei Presidenti diocesani e degli Assistenti unitari dell’Associazione, inaugura inoltre la nuova Presidenza del professor Luigi Alici , originario di Grottazzolina (Ascoli Piceno) e docente presso l’Università di Macerata, che succede in questo incarico a Paola Bignardi.

Questo avvenimento si tiene a pochi giorni dall’udienza concessa da Benedetto XVI ai responsabili di AC, il 26 agosto a Castel Gandolfo, in occasione della quale il Papa – secondo le parole espresse dal professor Alici in un comunicato dell’ACI –, ha manifestato “il suo apprezzamento per la presenza capillare dell’AC nelle parrocchie e per l’importanza della scelta formativa, sottolineando come oggi sia decisivo l’impegno e la testimonianza di laici maturi e responsabili”.

In alcune riflessioni andate in onda nel programma “Una chiave di lettura” di 105-live di Radio Vaticana, il Professor Alici ha ricordato le tre consegne di “contemplazione, comunione e missione”, lasciate da Giovanni Paolo II all’ACI nel corso dell’Eucaristia celebrata sulla spianata di Montorso a conclusione del primo Forum mondiale di questa Associazione dalla chiusura del Concilio Vaticano II (1962-1965).

Sotto la spinta ad un impegno formativo costante nel “comunicare il Vangelo in un mondo che cambia” proprio dell’AC, il professor Alici ha quindi affermato che lo scopo di questo incontro sarà appunto quello di “ cercare di individuare insieme le linee pastorali per tradurre in concreti itinerari formativi queste consegne”.

In sintonia con il cammino verso il IV Convegno ecclesiale di Verona (16-20 ottobre 2006), “noi affronteremo, ci interrogheremo intorno alle strategie formative dell’Associazione, assumendo in pieno il documento preparatorio che è stato affidato alla Chiesa italiana” e che sarà oggetto di studio in alcuni laboratori previsti dall’incontro di Loreto.

“Articoleremo il nostro programma triennale attorno a tre termini chiave che rappresentano l’architettura di quel documento – ha quindi aggiunto –: l’incontro con il Risorto; la speranza cristiana che è custodita dal grande mistero della Risurrezione; e le nuove forme di testimonianza cristiana che come Associazione di laici siamo chiamati a declinare in maniera concreta”, ha aggiunto.

Il Presidente della AC italiana, che è anche membro del Comitato preparatorio del IV Convegno ecclesiale nazionale di Verona, ha poi posto l’accento sulla proposta enfatizzata nell’ultima Assemblea Nazionale della AC: “Dare ragioni di vita e di speranza”.

“Sono la chiave del nostro impegno. A noi si chiede di mettere in circolo l’orizzonte della vita e l’orizzonte del vissuto, e l’orizzonte straordinario della vita cristiana”, ha commentato.

Nel cammino di preparazione all’appuntamento ecclesiale di Verona, a Loreto saranno affidati, in particolare, dei momenti di riflessione a monsignor Giordano Frosini, Vicario generale della diocesi di Pistoia (“La Chiesa italiana verso Verona, a quarant’anni dal Concilio) e Luca Diotallevi, membro della Giunta del Comitato Preparatorio del IV Convegno Ecclesiale (“La testimonianza cristiana in un mondo che cambia”).

Infine, domenica 4 settembre la Presidenza nazionale di AC presenterà le linee di orientamento e di impegno per il prossimo triennio.

L’Aziona Cattolica, le cui radici affondano nel 1868, anno in cui venne istituita la “Società della Gioventù Cattolica Italiana” (SGCI), può contare in Italia su circa 180.000 adulti, 80.000 giovani e 150.000 adolescenti; è presente in 219 delle 226 diocesi totali.

Nelle file dell’Azione Cattolica hanno militato numerosi modelli di fede e di virtù cristiane riconosciuti come beati o santi dalla Chiesa cattolica, quali ad esempio: padre Pere Tarrés i Claret (1905-1950), Pina Suriano (1915-1950), Alberto Marvelli (1918-1946) e Gianna Beretta Molla (1922-1963).

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ZENIT Staff

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