RIMINI, domenica, 31 ottobre 2004 (ZENIT.org).- L’Eucaristia ed il progetto di preghiera e adorazione “Roveto ardente” sono stati al centro della 28ª Conferenza Animatori del Rinnovamento nello Spirito Santo (RnS) in corso a Rimini dal 29 ottobre al 1 novembre.
All’incontro, hanno partecipato più di 4mila responsabili del movimento cattolico, provenienti dai 1.800 gruppi e comunità in tutta Italia.
Ma che cos’è il progetto “Roveto Ardente”, e in che misura il Rinnovamento nello Spirito intende diffonderlo in un mondo che pare sempre più secolarizzato? ZENIT lo ha chiesto a Salvatore Martinez, che dell’ RnS è il Coordinatore nazionale.
“Credo che in questo momento lo Spirito Santo stia chiamando il Rinnovamento a mobilitare la preghiera, al di là dei bisogni degli individui, delle famiglie e dei gruppi, ad essere più pienamente uno strumento nelle sue mani per la costruzione del Regno di Dio”, ha affermato.
Aggiungendo ancora: “E, in maniera più profonda, ad essere fonte potente di intercessione per la Chiesa e il mondo in questi tempi travagliati”.
“Sono, infatti, persuaso – ha continuato Martinez – che in questo terzo millennio la fede avrà sempre più bisogno di essere sorretta da una spiritualità carismatica, che trova nella presenza imprevedibile e insostituibile dello Spirito la sua forza d’incidenza maggiore”.
“In questi anni trascorsi abbiamo esperimentato in Italia, in vario modo e a vario titolo, la benedizione che si accompagna alla diffusione del Roveto Ardente: giornate diocesane e regionali, veglie, weekend, tridui, settimane di ritiro attraversate da una preghiera nuova nel suo ardore”, ha spiegato.
“Desideriamo che questa iniziativa, così legata alla spiritualità del Rinnovamento e per esso stesso causa di nuovo stupore nella presenza e nell’azione dello Spirito, possa trovare sempre più diffusione e promozione come ‘grazia di risveglio’ della preghiera nello Spirito, patrimonio di tutta la Chiesa e non solo del nostro Movimento”, ha sottolineato poi.
Riguardo il pensiero del Pontefice su questo progetto, Martinez ha ricordato che il 29 maggio 2004, Giovanni Paolo II ha voluto celebrare i Solenni Vespri di Pentecoste con il Rinnovamento nello Spirito Santo e che in quella occasione, alla presenza di oltre ventimila aderenti al Movimento, nella sua omelia, ha rivolto una benedizione speciale al progetto “Roveto Ardente” auspicando che, attraverso di esso, il Rinnovamento contribuisca al diffondersi della spiritualità di Pentecoste, proprio nell’anno internazionale dedicato all’Eucaristia.
“Incoraggio a questo proposito l’iniziativa denominata ‘Roveto ardente’, promossa dal Rinnovamento nello Spirito – ha detto Martinez citando le parole del Santo Padre –. Si tratta di un’adorazione incessante, giorno e notte, davanti al Santissimo Sacramento; un invito ai fedeli a ‘ritornare al Cenacolo’ perché, uniti nella contemplazione del Mistero eucaristico, intercedano per la piena unità dei cristiani e per la conversione dei peccatori”.
“Auguro di cuore che questa iniziativa conduca molti a riscoprire i doni dello Spirito, che hanno nella Pentecoste la loro fonte sorgiva”, aveva infine detto il Papa.
Dal 1997, in molti Paesi del mondo in special modo d’Europa la “visione” del Roveto Ardente si è fatta strada e rappresenta, secondo Martinez, “un’autentica opportunità per molte comunità ecclesiali spente, fiacche nella preghiera, poco docili nell’abbandono allo Spirito Santo”.
Del progetto Roveto Ardente, il Rinnovamento dello Spirito ha fatto un libretto che rimanda a un precedente scritto di Kim Collins, (“Roveto ardente: un ritorno al Cenacolo nell’adorazione e intercessione”, Edizioni RnS), una sorella che nei giorni della Settimana Santa del 1997, a Roma, nella cappella della Sede Nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, veniva “toccata” dallo Spirito del Signore e mossa a proclamare l’urgenza di un ritorno al Cenacolo nell’adorazione e nell’intercessione di tutta la Chiesa.
“Questo libretto – ha concluso Martinez – vuole rappresentare un ulteriore stimolo e un aiuto pratico a diffondere la ‘chance’ del Roveto Ardente come strumento della nuova evangelizzazione”.