Fecondazione assistita e riforme costituzionali al centro del congresso del Meic

Sociologi, economisti, giuristi e teologi si riuniscono a Roma dal 22 al 24 ottobre

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ROMA, venerdì, 22 ottobre 2004 (ZENIT.org).- Con una qualificata platea di 250 delegati rappresentanti gli oltre cento gruppi italiani si è aperta a Roma, il 22 ottobre, presso l’Hotel Domus Mariae, l’VIII congresso nazionale del Meic (Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale) sul tema “Correre, competere, configgere. E contemplare?”.

Il Meic è nato nel 1932-33 con il nome di Movimento laureati di Azione Cattolica e continua il suoi cammino con l’attuale denominazione dal 1980.

Giovanni Paolo II nel messaggio all’Assemblea del giugno 2002, definì il Meic “l’avanguardia missionaria per il mondo della cultura e delle professioni all’interno della grande famiglia dell’Azione Cattolica Italiana”.

La relazione di apertura del presidente nazionale del Meic, Renato Balduzzi, ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Genova, ha affrontato in particolare due temi di attualità: il primo riguardante il dibattito sulla fecondazione assistita ed il secondo relativo alle riforme istituzionali.

Sia sulle riforme istituzionali che sul referendum sulla fecondazione assistita il congresso discuterà due documenti che sono stati preparati da altrettanti gruppi di lavoro.

Sulla fecondazione assistita Balduzzi ha detto che l’obiettivo è quello di: “Riuscire a far riflettere quanti più italiani sul dato di fatto che per essere adulto, e quindi pienamente titolare della dignità di persona, si deve (obbligatoriamente) essere passati per lo stadio embrionale e che dunque non è seriamente sostenibile la tesi dell’embrione come mero grumo di cellule”.

Il presidente del Meic ha sottolineato che questo sembra essere “il compito più importante degli intellettuali cattolici e di quanti, credenti e non, rifiutino di considerare ciò che è possibile a livello scientifico e tecnologico come automaticamente commendevole o doveroso”.

In merito alla revisione costituzionale recentemente approvata dalla Camera dei deputati Balduzzi ha osservato che “suscita preoccupazione e perplessità”.

Spiegando, quindi, che a suo avviso si tratta di “una revisione, che appare non condivisa a livello politico-istituzionale e che, per il metodo e l’andamento della discussione, sembra essere più uno strumento di confronto interno alla maggioranza parlamentare e governativa che non il frutto di un ragionevole e consapevole disegno di innovazione costituzionale”.

Fra gli altri appuntamenti in programma, nella serata di venerdì, alle 21.15, il sociologo ed economista francese Jacques Attali, autore di un recente volume dedicato a “L’homme nomade” (Fayard 2003), dialogherà con il giornalista di “Famiglia Cristiana” Alberto Bobbio.

Sabato 23 ottobre, invece, il titolo del congresso sarà approfondito a partire da tre diverse prospettive: il teologo monsignor Ignazio Sanna, assistente nazionale del Meic, affronterà il tema del “correre”, l’economista Lorenzo Caselli quello del “competere” e il sociologo Maurizio Ambrosini quello del “confliggere”.

A seguire, afferma un comunicato stampa diffuso dall’associazione, una tavola rotonda con la partecipazione dell’imprenditore Carlo Callieri, del teologo monsignor Gianni Ambrosio e del costituzionalista Franco Pizzetti. In serata si assisterà ad un “faccia a faccia” tra i giuristi Francesco Paolo Casavola e Piero Alberto Capotosti.

Domenica 24 ottobre, infine, il tema del “contemplare” sarà approfondito dalle relazioni di Patricio Rodé, presidente mondiale di Pax Romana, Paola Bignardi, presidente dell’Azione Cattolica Italiana e monsignor Giuseppe Betori, Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI).

I lavori si concluderanno con una Messa presieduta dal cardinale Paul Poupard, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.

[Per il programma completo del congresso: www.meic.net]

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ZENIT Staff

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