Cardinali e vescovi visitano malati e prigionieri

E invitano a vedere in loro il volto di Gesù

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GUADALAJARA, giovedì, 14 ottobre 2004 (ZENIT.orgEl Observador).- In una giornata dedicata all’“Eucaristia come viatico del cammino che accompagna il nostro pellegrinaggio”, cardinali, vescovi e sacerdoti presenti al Congresso Eucaristico Internazionale si sono recati negli ospedali e nelle carceri per confortare prigionieri e malati con il messaggio di salvezza di Gesù-Eucaristia.

Martedì 12 ottobre l’Ospedale Fray Antonio Alcalde è stato visitato – nelle sue sei sedi – dal presidente del Congresso, il cardinal Juan Sandoval Íñiguez, arcivescovo di Guadalajara, dal cardinal Carlos Amigo Vallejo, arcivescovo di Siviglia, e dal cardinal Jouzas Andrys Backis, arcivescovo di Vilnius, in Lituania.

Quest’ultimo ha dichiarato che “il messaggio di Cristo per i malati, in questo Congresso Eucaristico, è lo stesso delle Beatitudini, che costituiscono un’analogia di questo mondo e di coloro che soffrono”.

“In questo Congresso – ha affermato dal canto suo il cardinale di Siviglia – dobbiamo incontrare Dio, che è nell’Eucaristia e che è la forza per accettare tutto ciò che ci comanda. Se l’Eucaristia ha senso in qualche luogo, è proprio in queste persone che viene riflesso il volto crocifisso di Gesù Cristo”.

Sacerdoti di diverse diocesi messicane hanno vistato il Consiglio Tutelare per Minori che hanno Infranto la Legge, dove hanno dato la Prima Comunione a dodici ospiti.

Otto vescovi di tre continenti hanno visitato due centri penitenziari a Puente Grande, Jalisco. Sei si sono fermati a colloquiare con i reclusi di massima sicurezza , mentre due hanno recato visita alle detenute nel carcere femminile.

Il vescovo di Copenaghen, in Danimarca, Czeslaw Kozon, ha invitato a vedere nei prigionieri il volto di Gesù, mentre il vescovo della diocesi di El Paso, in Texas, monsignor Armando Ochoa, ha ricordato ai 4.200 carcerati di Puente Grande che “anche Cristo è stato in carcere come voi, ma era innocente, e la nostra missione è prolungare e portare fino a voi la misericordia di Dio”.

Il carcere femminile è stato visitato dall’arcivescovo di San Salvador, monsignor Fernando Sáez La calle, e dal vescovo di Brooklyn (New York), monsignor Thomas Daily, i quali si sono mostrati commossi dalla fede eucaristica delle 400 recluse.

La sera si è svolto un immenso Rosario vivente in ognuno dei 14 decanati che compongono l’arcidiocesi di Guadalajara.

Parchi, spianate, colline, templi e stadi sono stati lo sfondo su cui migliaia di fedeli cattolici si sono uniti nella contemplazione di Cristo con gli occhi della Vergine Maria, come ha suggerito Giovanni Paolo II per comprendere il mistero dell’Eucaristia.

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ZENIT Staff

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