”Desidero rendere omaggio a questo nobile figlio della nazione senegalese, che si è impegnato generosamente per i suoi fratelli nel servire Cristo nella sua Chiesa”, diventando così una “voce illuminata dell’Africa”, ha affermato il Papa in un telegramma inviato al successore del cardinale nella sede di Dakar, l’arcivescovo Théodore-Adrien Sarr.
Il cardinal Thiandoum, secondo la biografia distribuita dal Vaticano, prese parte ai lavori del Concilio Vaticano II, con interventi sulla riforma liturgica, sulla questione ecumenica e sulle comunicazioni sociali. Relativamente alla liturgia, sottolineò l’importanza dei riti dei Cattolici africani e l’opportunità dell’introduzione delle lingue locali.
Giovanni XXIII lo elesse arcivescovo di Dakar, il 24 febbraio 1962, incarico nel quale sostituì l’arcivescovo francese Marcel Lefèbvre, dal quale venne consacrato il 20 maggio dello stesso anno. Fu creato cardinale il 24 maggio del 1976 da Paolo VI.
Il decesso, secondo quanto fatto sapere dalla Nunziatura Apostolica in Senegal, sarebbe avvenuto, questo martedì, 18 maggio. Il cardinale dall’8 maggio si trovava all’ospedale geriatrico “Saint Thomas de Villeneuve” di Aix-en-Provence in Francia dopo un periodo di degenza alla clinica Brévié di Dakar dove era stato ricoverato in seguito ad un ictus sopraggiunto la sera del Giovedì santo 8 aprile.
La data delle esequie funebri dovrebbe essere fissata nei prossimi giorni, dopo il rientro da Roma di monsignor Théodore-Adrien Sarr.