"Con affetto e rispetto filiale"

Indirizzo di saluto dell’arcivescovo di Aparecida

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Riprendiamo in una traduzione non ufficiale l’indirizzo di saluto rivolto oggi al Papa dal cardinale Raymundo Damasceno Assis, arcivescovo di Aparecida e presidente della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB).

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Santo Padre,

Con grande soddisfazione l’accolgo in questo Santuario Nazionale di Nostra Signora della Concezione di Aparecida. Questa sua visita pastorale al Santuario della Patrona del Brasile si caratterizza come un atto di devozione alla Madonna. Santità, sono migliaia i pellegrini che visitano questo luogo benedetto dall’immagine miracolosa, ritrovata nel fiume Paraíba, nel 1717, e qui venerata. Venendo in pellegrinaggio, dimostrano il proprio affetto filiale alla Vergine Maria, confidandole i loro bisogni, le loro pene e la loro gratitudine. Ma, guidati soprattutto dalla speranza, vengono qui per rafforzare la fede e alimentare la carità. Quando il Vescovo di Roma si fa a sua volta pellegrino di Nostra Signora, tutti si sentono “confermati nella verità della fede” da colui che “presiede nella carità tutte le Chiese”, guidando tutti, con ferma dolcezza, nei cammini della santità” (cfr. Insediamento sulla Cathedra Romana, p. 7).

Questo Santuario è un’importante “icona” religiosa nazionale. Visitandolo, possiamo dire che lei, Santità, simbolicamente sta visitando tutto il Brasile. È una visita da pellegrino, con la quale lei ha voluto affidare a Nostra Signora quel grande evento dei prossimo giorni che è la XXVII Giornata Mondiale della Gioventù. Tutti noi ci uniamo a questa preghiera, affinché l’incontro dei giovani con il Successore di Pietro rafforzi la loro fede e il loro amore per Gesù Cristo e susciti in tutti quell’ardore missionario che si traduce nel motto della Giornata: “Andate e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19).

Questo Santuario che l’accoglie con immensa gioia, da oggi può dire di avere avuto la grazia di ricevere tre Papi. La sua dedicazione è avvenuta ad opera del Beato Papa Giovanni Paolo II, il 4 luglio 1980. Ha poi accolto il Papa Emerito, Benedetto XVI, il 12 e 13 maggio 2007, in occasione dell’apertura della V Conferenza Generale dell’Episcopato dell’America Latina e dei Caraibi.

All’inizio della celebrazione di questa Messa solenne, a nome dei devoti di Nossa Signora Aparecida, da questa Arcidiocesi e da tutto il Brasile, donerò a Vostra Santità una riproduzione lignea dell’Immagine di Nossa Senhora Aparecida, scolpita da un artista locale. Il colore nero dell’immagine, Santo Padre, secondo gli studiosi, è probabilmente il risultato del fango del fiume e del fumo delle candele. Ma è stato anche interpretato come un riferimento alle sofferenze dei poveri e degli esclusi, specialmente del popolo nero, nel corso della storia del Brasile. Vederlo nel volto della Madre Immacolata di Nostro Signore risveglia continuamente la nostra Chiesa affinché s’impegni con i poveri, e sia a sua volta povera, per evangelizzare. Così, libera, può servire Nostro Signore e il suo Vangelo.

Per mezzo dell’immagine che le sarà donata, Santità, chiedo a Nostra Signora, a nome del popolo brasiliano, di accompagnare e di benedire il suo ministero. Ma desideriamo anche che il pensiero, l’affetto, e soprattutto le preghiere del Papa, accompagnino la grande nazione brasiliana, affinché, giusta e fraterna, cresca nella pace. E accompagnino la Chiesa in Brasile, cosicché, fedele alla sua missione di annunciare il Vangelo e di testimoniarlo ogni giorno, onori sempre la sua storia di fede, e avanzi, in mezzo alle sfide presenti, confidando nella presenza e nella protezione divina e nella materna intercessione di Nossa Senhora Aparecida, Regina e Patrona del Brasile.

Santo Padre, sia il benvenuto in questo Santuario che l’accoglie con affetto e rispetto filiale, come successore di Pietro, Vescovo di Roma e Pastore di tutta la Chiesa.

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ZENIT Staff

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