Comunità delle Beatitudini

CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 2 giugno 2006 (ZENIT.org).- Riportiamo la descrizione della Comunità delle Beatitudini contenuta nel “Repertorio” delle “Associazioni Internazionali di Fedeli”, che è stato pubblicato dal Pontificio Consiglio per i Laici.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

* * *

DENOMINAZIONE UFFICIALE: COMUNITÀ DELLE BEATITUDINI

FONDAZIONE: 1973

STORIA: La Comunità delle Beatitudini nasce a Montpellier, in Francia, con il nome di “Léon de Juda et Agneau Immolé”, per iniziativa dei coniugi Gérard (Ephraïm) e Josette Croissant che, con una coppia di amici, si sentono chiamati a una vita comunitaria di preghiera e di condivisione. Nel 1975 la Comunità si trasferisce a Cordes. Riconosciuta come Pia Unione nel 1979, diviene associazione di fedeli di diritto diocesano nel 1985, con l’approvazione ad experimentum degli statuti da parte dell’Arcivescovo di Albi. Nel 1991 i responsabili, anche per rendere più esplicita l’apertura della Comunità ai poveri, decidono di adottare la denominazione attuale, più semplice da portare nelle culture dei diversi Paesi del mondo dove essa è ormai presente. L’associazione è membro della Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships (vedi pag. 164). L’8 dicembre 2002 il Pontificio Consiglio per i Laici decreta il riconoscimento della Communauté des Béatitudes come associazione internazionale di fedeli di diritto pontificio.

IDENTITÀ: La Comunità delle Beatitudini raggruppa fedeli di tutte le condizioni (laici sposati e non, seminaristi, sacerdoti, diaconi permanenti, uomini e donne consacrati nel celibato), desiderosi di conformarsi il più fedelmente possibile al modello della comunità cristiana primitiva attraverso la vita comune, la condivisione dei beni, la povertà volontaria e una intensa vita sacramentale e liturgica. I membri della Comunità, che ha una vocazione contemplativa d’ispirazione carmelitana, sono attivamente impegnati nel servizio ai poveri e nell’annuncio del Vangelo. L’itinerario formativo, che inizia con una introduzione alla vita comunitaria, allo spirito e alla regola della Comunità, comprende una formazione comune nell’ambito dottrinale, spirituale, umano e professionale, nel periodo del postulato e dell’impegno temporaneo che è momento di discernimento della propria vocazione e di rafforzamento dell’unità comunitaria; una formazione specifica per ogni stato di vita, che precede le grandi tappe che segnano l’impegno in seno alla Comunità e punta ad aiutare i membri a vivere in pienezza e nel tempo la propria vocazione; una formazione permanente per tutti che abbraccia tra l’altro lo studio della liturgia, della iconografia, della Sacra Scrittura, dell’ebraico e delle radici ebraiche del cristianesimo, delle lingue moderne, delle metodologie di evangelizzazione.

STRUTTURA: La Comunità delle Beatitudini, guidata da un Moderatore generale eletto e coadiuvato da un Consiglio, è costituita da case raggruppate in province. Alla Comunità si può aderire come consacrati, uomini e donne che vivono i consigli evangelici della povertà, dell’obbedienza e della castità e, liberi dalle preoccupazioni del mondo, si dedicano con zelo alla preghiera, alle letture spirituali e al servizio del prossimo; come familiari, persone che vivono stabilmente in una casa della Comunità, ne condividono la vita e fanno parte integrante della “famiglia”, pur senza assumerne tutta la vocazione comunitaria; come amici dell’Agnello, fedeli di tutte le condizioni desiderosi di condividere la spiritualità della Comunità che, inseriti pienamente nel mondo, pongono al centro della propria esistenza la fedeltà al Vangelo, la preghiera, il servizio, facendo riferimento a una casa della Comunità, con la quale stabiliscono legami di comunione spirituale e di aiuto fraterno; come membri delle Beatitudini della Santa Famiglia, famiglie o persone non sposate che vivono in prossimità di una casa della Comunità con la quale hanno stretti legami e, desiderose di vivere un impegno nello spirito della Comunità delle Beatitudini, collaborano alle sue attività apostoliche.

DIFFUSIONE: La Comunità delle Beatitudini conta circa 1.500 membri ed è presente in 29 Paesi così distribuiti: Africa (6), Asia (4), Europa (11), Medio Oriente (2), Nordamerica (3), Sudamerica (1), Oceania (2).

OPERE: Dall’iniziativa della Comunità delle Beatitudini sono nati Alliance de la Charité, organizzazione non governativa di aiuto alle Chiese dei Paesi in via di sviluppo e alle missioni; un ospedale a Kabinda, in Congo; orfanotrofi in Congo e Gabon; Mère de Miséricorde, opera per la difesa della vita; le Fraternités Saint Camille, centri diocesani di accoglienza e di ascolto; una casa editrice e una emittente radio; l’Oeuvre Saint Bernard, per lo sviluppo dell’arte sacra e delle opere artistiche d’ispirazione cristiana; seminari interdiocesani in Costa d’Avorio e Congo; centri di formazione rurale e strutture di recupero per bambini di strada nella Repubblica Centrafricana; l’associazione Soleil de Justice, che raggruppa uomini politici cristiani africani.

PUBBLICAZIONI: “Feu et Lumière”, rivista mensile di vita spirituale; Troas, rivista missionaria trimestrale; Kaïré, rivista mensile dell’opera Mère de Miséricorde; La lettre de Monsieur Ollier, rivista bimestrale di spiritualità sacerdotale.

SITO INTERNET: http://www.beatitudes.org

SEDE CENTRALE: Modération Générale de la Communauté des Béatitudes
60, Avenue du Général Compans – 31700 Blagnac (Francia)
Tel. [+33]05.61305050 – Fax 05.61305051
E-mail: moderateur.secretariat@beatitudes.org

[© Copyright 2006 – Libreria Editrice Vaticana]

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione