CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 18 giugno 2006 (ZENIT.org).- Approvando la distruzione di embrioni umani per sacrificarli alla ricerca, l’Europa dimentica le lezioni dei drammi del XX secolo, constata il quotidiano della Santa Sede.

Un articolo pubblicato sull’edizione italiana di questo sabato de “L’Osservatore Romano” commenta l’approvazione del programma quadro di ricerca per il periodo 2007-13, dando di fatto via libera alla ricerca sulle cellule staminali embrionali.

L'aula di Strasburgo ha approvato con 284 voti a favore, 249 contrari e 32 astensioni l'emendamento della Commissione Europea che apre la strada al finanziamento anche della ricerca sugli embrioni e proroga il sistema già in vigore negli ultimi 5 anni.

“Quello del Parlamento europeo è in effetti un errore fondamentale: una concezione profondamente sbagliata, costruita su un impianto tragicamente utilitaristico”, commenta il quotidiano.

“Eppure l'Europa, figlia del Novecento e nata in opposizione alle aberrazioni di quel secolo, dovrebbe essere sensibile agli effetti ai quali una simile impostazione, una volta estremizzata, può condurre”, si legge poi.

“Insofferente ad ammettere le radici cristiane della sua identità, l'Europa sembra oggi pretendere di riconoscersi attorno ad un laicismo cieco, che nega non solo le convinzioni religiose della maggioranza della sua popolazione, ma anche i diritti inviolabili della persona, oltraggia la dignità dell'uomo e rifiuta principi iscritti nella natura umana stessa e quindi comuni a tutta l'umanità”.

“Uno stravolgimento inaccettabile del disegno di Dio sull'uomo”, conclude.