Colonia: veglia ed Eucaristia del Papa con i giovani sul “Monte delle 70 Nazioni”

Nel “Campo di Maria”, “epicentro” della XX Giornata Mondiale della Gioventù ad agosto

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COLONIA, venerdì, 24 giugno 2005 (ZENIT.org).- Il “Monte delle 70 Nazioni” è la grande collina situata nel “Campo di Maria” (“Marienfeld”, a Colonia) dalla quale Benedetto XVI presiederà la veglia di preghiera e l’Eucaristia – 20 e 21 agosto – della XX Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), davanti ad una folla di partecipanti che potrebbe raggiungere il milione di unità.

Alla fine di maggio, mese mariano, si sono conclusi i lavori sull’esteso “Campo di Maria”. In appena 55 giorni sono stati trasportati 5.500 camion di terra su una base di 15.000 metri quadrati. La piattaforma superiore è ampia 3.500 m² ed offre spazio per circa 2.000 persone.

La collina, alta 10 metri, si trova ad alcune centinaia di metri di distanza dalla grande croce che, dalla fine di settembre, è stata il punto più alto del “Marienfeld”.

Secondo il cardinale Joachim Meisner – Arcivescovo di Colonia –, i giovani di tutto il mondo dovranno sperimentare qualcosa della “nube luminosa”, dell’“ardente colonna di fuoco della presenza di Dio”, quando nella notte tra il 21 e il 22 agosto, durante la veglia nel “Campo di Maria”, eleveranno lo sguardo verso il monte benedetto il 24 maggio scorso, secondo quanto raccolto dal Movimento di Schoenstatt in Germania (www.schoenstatt.de).

Il porporato ha dato come nome alla collina destinata all’altare quello di “Monte delle 70 Nazioni”: “Questo ci ricorda le delegazioni di settanta Paesi che all’inizio dell’anno hanno depositato qui, ai piedi della croce di Cristo, la terra dei loro Paesi”, ha spiegato.

“Allora potrò dire a Papa Benedetto XVI: ‘Santo Padre, su questa collina del ‘Campo di Maria’ lei è davvero sul mondo’”, ha aggiunto.

Il cardinal Meisner ha parlato dal “Monte” ed ha constatato nella preghiera di benedizione che i monti nell’Antico e nel Nuovo Testamento sono luoghi di vicinanza e dell’esperienza di Dio, dell’adorazione di Dio: Moriah, Sinai, Tabor… “Come ti sei manifestato a Mosè, Tu, o Dio, sul Monte Sinai, e gli hai consegnato i Dieci Comandamenti… Così noi abbiamo elevato questa collina in tuo onore. Qui verranno i giovani di tutto il mondo e come i Saggi d’Oriente ti cercheranno per adorarti”.

Queste parole alludono al tema della GMG 2005, “Siamo venuti per adorarlo – Iesus Christus” (Mt 2,2), “un tema che permette ai giovani di ogni continente di ripercorrere idealmente l’itinerario dei Magi, le cui reliquie secondo una pia tradizione sono venerate proprio in quella città, e di incontrare, come loro, il Messia di tutte le Nazioni”, ha riconosciuto Giovanni Paolo II nel suo messaggio ai giovani in preparazione della GMG.

Anche in senso biblico deve essere un segno della vicinanza di Dio la “nube luminosa” che i giovani potranno vedere nella notte tra il 21 e il 22 agosto sul “Marienfeld”. Si sta costruendo uno scenario sul quale più di mille luci al neon situate dietro 2.500 m² di membrana translucida faranno sì che ad agosto il luogo più luminoso del “Campo di Maria” sia la collina con l’altare.

Allo stesso modo, ha alluso all’immagine del monte padre Heiner Koch – Segretario generale della GMG –: “I monti sono luoghi per l’incontro con Dio”. Visto che vi si sperimenta la vicinanza di Dio e lo si adora, si è pensato di creare un monte, “non solo un supporto di legno” per l’area dell’altare.

Nel “Campo di Maria”, che ha una lunga tradizione religiosa fin dal XIII secolo, “la preghiera dei monaci dei secoli passati non è stata vana. Potremo raccogliere frutti abbondanti quando migliaia di giovani celebreranno qui l’Eucaristia con il Papa e incontreranno Dio e lo adoreranno”, ha aggiunto.

L’antico terreno a cielo aperto a Frechen, attualmente denominato “Campo di Maria”, si trova nei pressi di Kerpen e Frechen ed appartiene al municipio di Rhein-Erft-Kreis. Per più di quattro decenni – fino al 1980 – lo sviluppo di questa regione è stato determinato dallo sfruttamento della lignite.

Questo terreno offre spazio sufficiente perché più di 800.000 giovani accorrano ad incontrare il Papa – hanno spiegato gli organizzatori della GMG –. 500 anni fa in questo luogo sorgeva il monastero “Bottenbroich”, famosa meta di pellegrinaggi mariani.

In questi ultimi mesi la zona è cambiata molto: sono già ben visibili le vie di trasporto e i luoghi di rifornimento (o di assistenza medica) per gli eventi della GMG. Si prosegue con la costruzione di strade, la distribuzione di acqua potabile e di corrente elettrica, l’installazione dell’illuminazione e del suono e la costruzione dell’altare.

Due camere-web permettono di seguire lo sviluppo dei lavori nel “Marienfeld”. Una è concentrata sul monte papale, l’altra offre una visione generale. Basta fare “clic” sulla pagina ufficiale (in tedesco) www.wjt2005.de (angolo inferiore a destra).

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ZENIT Staff

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