MADRID, venerdì, 17 giugno 2005 (ZENIT.org).- 15 Federazioni Internazionali presenti in più di 60 paesi, più di 1.000 ONG provenienti da 28 nazioni in rappresentanza di 30 milioni di famiglie, hanno aderito alla grande manifestazione che si terrà sabato prossimo a Madrid.

“La famiglia sì importa” è il tema di questo appuntamento cittadino in favore dell’infanzia, del matrimonio e della libertà, contro il progetto del Governo socialista spagnolo di legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso e consentire loro l’adozione dei minori, organizzato dal “Foro Español de la Familia”, confederazione aconfessionale e apolitica che rappresenta più di 4 milioni di famiglie.

“Si tratta del maggiore appoggio internazionale mai ottenuto da una manifestazione in tutta la storia democratica spagnola. È una dimostrazione senza precedenti di solidarietà internazionale tra organizzazioni non governative” “che trasformerà Madrid il prossimo 18 giugno nella capitale mondiale della famiglia”, afferma l’Instituto de Política Familiar ( IPF ).

In una conferenza stampa che si è svolta a Madrid giovedì mattina è stato illustrato il sostegno e l’adesione ricevuto a livello internazionale, per un’iniziativa promossa e coordinata dalla Rete Europea dell’IPF, i cui responsabili hanno visto superare ogni loro aspettativa: 15 Federazioni Internazionali presenti in più di 60 Paesi; 30 milioni di famiglie rappresentate; più di 1.000 associazioni (400 europee, 650 americane e 25 dall’Oceania); 4 continenti (America, Africa, Europa e Oceania); 28 Paesi (16 europei, 10 americani, 1 africano e 1 dall’Oceania).

“Proponiamo una famiglia naturale come unità indispensabile su cui ogni persona deve poter contare per il suo pieno sviluppo umano. Non si tratta di respingere nessuno, ma di evitare sofferenze ai bambini e ai giovani. È questa la convinzione, condivisa da milioni di persone, che ha generato questo movimento internazionale in difesa della famiglia e dell’infanzia, che si sta svolgendo in Spagna”, ha spiegato alla stampa Lola Velarde, Vicepresidente della Rete Europea dell’IPF.

“Alle centinaia di migliaia di famiglie spagnole che scenderanno in piazza il prossimo sabato” “bisogna aggiungere più di 30 milioni di famiglie che hanno aderito attraverso le associazioni” e “che hanno manifestato la loro contrarietà al progetto di legge attraverso l’invio di lettere e attraverso la loro presenza davanti alle ambasciate spagnole. Madrid si è trasformata nella capitale mondiale della famiglia”, ha riconosciuto.

Secondo le dichiarazioni rilasciate a ZENIT, Lola Velarde ha ribadito la “impressionante risposta” di adesioni che hanno ricevuto ogni giorno ormai da un mese. Ha confermato anche che di fronte alle ambasciate spagnole e ad alcuni consolati in Messico, Colombia, Cile e Perù (per ora) vi saranno dei raduni promossi da associazioni familiari, per esprimere l’adesione alla manifestazione di Madrid, in coincidenza con il momento in cui questa si svolgerà.

“Il Governo socialista spagnolo si trova ad affrontare una massiccia opposizione sociale in Spagna, che gode di un appoggio internazionale senza precedenti”, ha affermato alla stampa il Vicepresidente del FEF, Benigno Blanco.

Egli ha anche ricordato che “il Governo spagnolo, da un punto di vista delle politiche pubbliche dirette alla famiglia, si è contraddistinto” “per la sua carenza nel dialogo, rifiutandosi più volte di ricevere le associazioni familiari”, “per aver scientemente ignorato più di 700 mila firme che sono state presentate alla Camera legislativa, che obbligano il Governo spagnolo a discutere in tale sede l’Iniziativa legislativa popolare diretta a definire il matrimonio in una forma chiara e precisa”, e “per voler adottare misure regressive per la famiglia. Considerato tutto ciò è evidentemente necessario ricordargli che sta legiferando, ignorando la società”.

Jean Louis Thès, Presidente del “Institut de Politique Familiale" (Francia), ha affermato: “Ci sentiamo solidali con quanto sta avvenendo in Spagna, poiché ciò che oggi si vuole approvare in Spagna, domani sarà tentato in Franca, perché fa parte di una strategia internazionale della lobby omosessuale diretta ad imporre il matrimonio omosessuale e l’adozione, a prescindere dall’opposizione della società e delle famiglie. In questo modo sono riusciti ad introdurre diverse misure che hanno preparato la strada al ‘matrimonio’ omosessuale nello stesso progetto di Costituzione europea, che la Francia ha appena respinto”.

“Il movimento delle famiglie francesi si congratula con l’enorme mobilitazione spagnola e internazionale dimostrata in occasione dei progetti di legge estremisti e contrari alla famiglia, appoggiati dal Governo spagnolo”.

La Vicepresidente internazionale della piattaforma dell’America latina “Red Familia” ha si è detta d’accordo con la necessità di rispettare la dignità della persona, di incoraggiare campagne contro la discriminazione di qualunque persona e della promozione dei diritti e delle libertà, “ma questo non implica che dobbiamo essere d’accordo con l’equiparazione al matrimonio delle unioni di persone dello stesso sesso, né con l’adozione di minori da parte di queste coppie”.

“A seconda dello stato in cui si trova il matrimonio, così si troveranno anche i figli, il Paese e il mondo intero. Poiché viviamo in una società globale, ciò che avviene in Spagna si ripercuote sul resto del mondo”, ha avvertito la Presidente della “United Families International” degli Stati Uniti, Sharon Slater.

“Ci opponiamo decisamente a qualunque tipo di rifiuto nei confronti di persone omosessuali. Ma questo non significa che dobbiamo organizzare la nostra società in modo tale da svalutare il matrimonio eterosessuale e creare un nuovo modello sociale, con l’appoggio del Governo, che deliberatamente priva i bambini del diritto di avere un padre e una madre”.

“Tanto il padre quanto la madre danno un apporto unico alla formazione dei propri figli, della loro identità sessuale e del loro sviluppo psico-sociale, e i bambini che si trovano privati di un padre o di una madre scontano in questo senso un evidente svantaggio”. “Non vi è nulla di più importante per il futuro della Spagna, come società e come grande nazione, della protezione del matrimonio e della famiglia”, ha concluso.

[Per maggiori informazioni sulla manifestazione: www.noesigual.org, e sul FEF: www.forofamilia.org ]