Amico e padre

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio

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Lettura

San Luca esplicita l’insegnamento sul Pater con la parabola dell’amico importuno. Nel brano odierno si trovano due quadri centrati sull’insistenza (vv. 5-8) e la fiducia (vv. 9-13) dell’autentica preghiera. Dio è un Padre diverso da tutti: nella notte delle difficoltà umane non rimane chiuso di fronte al persistere della richiesta di chi è nel bisogno; nel confronto con i padri di questa terra, appare come Colui che supera ogni umana bontà e dona lo Spirito Santo. Emergono due elementi: il vero discepolo di Gesù è “invadente” verso Dio; il vero volto di Dio rivelato da Gesù è quello dell’Amico fedele e del Padre generoso e presente. 

Meditazione

Torna l’immagine della casa. Gesù sembra volerci portare nell’intimità della casa del Padre celeste. Ce lo fa immaginare come un tenero padre terreno, che di notte è in casa e riposa. Anche i bambini sono a letto e la porta è chiusa; non può alzarsi ad aprire all’amico importuno. Questi bussa a mezzanotte per chiedere l’aiuto di “tre pani”: è in difficoltà perché non sa come provvedere ad un ospite giunto all’improvviso. L’imbarazzo viene superato – assicura Gesù – con il concorso di due volontà: quella umana, che chiede anche nell’ora e nei modi importuni, e quella divina, che cede alla fede insistente. Mi chiedo: sono pronto a fare mia la fiduciosa preghiera notturna? Mi fido di Dio e della sua volontà di venire incontro a chi chiede con fiducia ciò che gli occorre? Questa è la scuola della preghiera a cui anche oggi devo partecipare. Nella seconda parte del brano la parabola si trasforma in una serie di imperativi: Chiedete, cercate, bussate! Ho bisogno di una grande fiducia, non solo psicologica ma anche teologica! Solo così potrò mettere in pratica questi comandi del Signore. Devo superare tutte le barriere che la mia vergogna innalza prima che io manifesti il mio stato di bisogno. Gesù mi esorta a crescere in questo. E lo fa anche con un altro argomento familiare: i padri terreni, anche se non sono buoni come Dio, sanno rispondere ai loro figli, donando quello che chiedono e cercando di non deluderli con falsi e pericolosi doni. A maggior ragione il Padre celeste fa dono a noi del suo Spirito Santo, quando glielo chiediamo. San Matteo parla semplicemente del dono di cose buone; san Luca pensa a Pentecoste e a tutta la Chiesa in cammino, bisognosa della forza e della gioia dello Spirito Santo

Preghiera

Quando gli amici bussano alla porta della nostra casa, o Signore, insegnaci a donare i “pani” che Dio Padre ci ha dato nella Parola, nell’Eucaristia e nella Chiesa. Insegnaci a invocare da te sempre il dono del tuo Spirito Santo, sorgente di misericordia e di dolcezza nella storia dell’umanità. 

Agire

Coltiverò la speranza di coloro che incontrerò in questa giornata, con i “tre pani” della mia amicizia spirituale e materiale.

Meditazione del giorno a cura di monsignor Pietro Maria Fragnelli, vescovo eletto di Trapani, tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di Edizioni ARTPer abbonamenti: info@edizioniart.it 

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ZENIT Staff

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