Il Cardinale Vallini: l'Anno Paolino, luce per la pastorale universitaria

Per “proseguire e sviluppare il dialogo tra Vangelo e cultura”

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CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 23 settembre 2008 (ZENIT.org).- “Per la pastorale universitaria l’Anno Paolino costituisce una significativa sollecitazione a proseguire e sviluppare il dialogo tra Vangelo e cultura”, sostiene il Cardinale Agostino Vallini, Vicario del Papa per la Diocesi di Roma.

Il porporato lo ha affermato presentando, il 20 settembre a Roma, il Convegno diocesano per gli Animatori di Pastorale Universitaria, organizzato dall’Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma sul tema “La vita battesimale dei giovani universitari: con Paolo nell’Areopago di Roma”.

Illustrando alla comunità diocesana il progetto dell’itinerario preparato per il 2008-2009, il porporato ha sottolineato che il nuovo anno pastorale coincide con l’Anno Paolino e si svolge dopo la celebrazione della XXIII Giornata Mondiale della Gioventù, celebrata a Sydney (Australia) nel luglio scorso.

“Sono due provvidenziali eventi di grande rilevanza sia per la vita pastorale delle comunità cristiane sia per la riflessione teologica che sempre deve nutrire e alimentare la loro azione missionaria e formativa”, ha osservato.

Il richiamo al famoso incontro di Paolo all’Areopago di Atene, facendo risuonare le parole “Quello che voi adorate senza conoscere, io ve lo annuncio”, “è un invito per tutti gli universitari di Roma a rivivere nell’oggi un nuovo incontro con il Risorto per costruire nella speranza il futuro dell’uomo”, ha aggiunto il Cardinale.

L’incontro mondiale di Sydney, dal canto suo, con i tre grandi discorsi rivolti ai giovani dal Papa, “consolida l’itinerario formativo per i giovani universitari nella prospettiva della riscoperta dei sacramenti dell’iniziazione cristiana, aprendo un nuovo ciclo triennale”.

E’ infatti il sacramento del Battesimo, “porta d’ingresso nella vita della Chiesa, il centro del cammino formativo del nuovo anno pastorale”.

“La riscoperta dell’esistenza battesimale del credente è la via privilegiata per rispondere alle sfide della questione educativa, che costituisce la prioritaria attenzione del programma pastorale della Chiesa di Roma anche per il prossimo anno”, ha spiegato.

Il Cardinale Vallini ha auspicato che l’itinerario formativo “possa promuovere un’azione pastorale capace di incontrare sia i tanti giovani universitari che hanno ricevuto il Battesimo, benché non sempre compreso nella sua vera novità, sia quelli che, provenendo da altre esperienze culturali, non conoscono il Vangelo e desiderano prepararsi ad accogliere la vita nuova del Battesimo”.

Allo stesso modo, ha augurato che il nuovo anno pastorale “costituisca un’ulteriore tappa per il consolidamento di un’organica pastorale integrata”.

“Si fa sempre più decisivo per il futuro dell’evangelizzazione, infatti, che le parrocchie lavorino in stretto coordinamento con le cappellanie universitarie e con le altre realtà impegnate nella pastorale universitaria, come i collegi e le associazioni e i movimenti, in modo che il progetto teologico-pastorale possa accogliere le attese del mondo accademico romano che va inserendosi con maggiore intensità nel tessuto culturale e sociale della città”, ha constatato.

Monsignor Lorenzo Leuzzi, direttore dell’Ufficio per la Pastorale Universitaria, ha affermato dal canto suo che l’anno pastorale 2008-2009 apre il nuovo ciclo triennale del programma pastorale per gli universitari di Roma, al quale l’Anno Paolino “dona una rinnovata dimensione apostolico-missionaria capace di illuminare i percorsi formativi e l’impegno di testimonianza nell’Università e nella cultura universitaria”.

“La trasmissione della fede, in cui Paolo si è inserito e di cui si è fatto servitore, non è opera religiosa o sociale, ma è l’azione specifica della chiesa mediante la quale si rende storicamente presente l’evento della salvezza e la sua efficacia salvifica per la crescita della comunità cristiana e per il servizio della società in cui essa vive e opera”.

A questo proposito, monsignor Leuzzi ha sottolineato che la causa della crisi dell’impegno educativo della comunità cristiana “va ricercata nella rottura del suo legame intrinseco con la trasmissione della fede”, che è “teologico e storico ad un tempo, in quanto l’educazione alla fede e nella fede è parte integrante della trasmissione della stessa: si trasmette la fede educando ed educandosi”.

La trasmissione della fede, ha aggiunto, “raggiunge la sua finalità se incontra il desiderio progettuale dell’uomo e si pone al suo servizio: solo allora l’annuncio del Vangelo si mostra nella sua verità antropologica e teologica”.

In questa prospettiva l’itinerario pastorale, sul tema “Vangelo e cultura per un nuovo umanesimo”, intende “proporre agli universitari la riscoperta del dono del Battesimo come evento di grazia che trasforma e sostiene la capacità progettuale dell’uomo”, perché la vita nuova in Cristo è la piena realizzazione della vocazione storica ed eterna dell’uomo.

Nel corso del Convegno sono state presentate le principali tappe dell’Anno Paolino, in particolare il pellegrinaggio ad Assisi (8 novembre 2008), la consegna da parte del Papa agli universitari della Lettera ai Romani (11 dicembre 2008), il Giubileo paolino degli universitari (14-15 marzo 2009) e l’Incontro europeo degli studenti universitari (27 luglio-2 agosto 2009).

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ZENIT Staff

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