BERLINO, giovedì, 7 maggio 2009 (ZENIT.org).- Il 24 aprile, dopo anni di discussioni, il Parlamento tedesco ha approvato una legge sulla realizzazione e sull’utilizzo delle diagnosi genetiche umane.
Secondo quanto rende noto Gènéthique, pubblicazione della Fondazione Jérôme Lejeune, la legge proibisce i test prenatali volti a individuare malattie che si potranno sviluppare in età adulta.
Permette invece di ricorrere alla diagnosi prenatale per ragioni mediche, ma non per individuare il sesso o altre caratteristiche del nascituro.
Né gli imprenditori né le agenzie assicurative potranno chiedere la realizzazione di test genetici, tranne per ragioni di sicurezza o nel caso di contratti superiori a 300.000 euro.
La nuova legge proibisce anche i test di paternità segreti (senza autorizzazione giuridica).
Il testo segnala che il test genetico deve essere sempre realizzato da un medico e con il consenso esplicito del paziente che viene esaminato, al quale sarà stata fornita in precedenza una spiegazione.