CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 9 aprile 2008 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha ricordato al termine dell’udienza generale di questo mercoledì suor Maria Laura Mainetti, accoltellata nella notte tra il 6 e il 7 giugno del 2000 da tre ragazze minorenni durante un rito satanico.
Tra i 20.000 pellegrini presenti in Piazza San Pietro in Vaticano, il Papa ha salutato “le Suore Figlie della Croce e i laici che ne condividono il carisma, qui convenuti nel ricordo” della religiosa.
Suor Maria Laura, “fedele al dono totale di sé, ha sacrificato la sua vita pregando per chi la colpiva”, ha spiegato.
L’omicidio della religiosa è stato riconosciuto come martirio dalla Congregazione per le Cause dei Santi. L’annuncio è stato dato il 20 marzo scorso dal Vescovo emerito di Como, monsignor Alessandro Maggiolini, al termine della Messa Crismale.
Il via libera della Congregazione vaticana al Decreto di validità giuridica è stato emesso l’11 gennaio 2008, aprendo così la strada alla beatificazione della religiosa.
Suor Maria Laura Mainetti, il cui nome di battesimo era Teresina, era nata a Colico il 20 agosto 1939. Insegnava nelle scuole gestite dalle Figlie della Croce all’Istituto Maria Immacolata di Chiavenna.
E’ stata assassinata “in nome di Satana” da tre ragazze – Ambra, Veronica e Milena, condannate poi per l’omicidio e attualmente fuori dal carcere – che le tesero una trappola, chiamandola per farle credere che una ragazza aveva bisogno del suo aiuto perché era rimasta incinta.
Una volta giunta all’appuntamento, tuttavia, venne aggredita e accoltellata 19 volte. Le tre ragazze si lanciarono su di lei dandole delle sassate, incuranti delle implorazioni della suora che, in punto di morte, invocò su di loro il perdono del Signore.