"Pope2You.net", il Papa più vicino ai giovani su Internet e Facebook

Iniziativa del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali

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di Mercedes de la Torre

CITTA’ DEL VATICANO, mercoledì, 20 maggio 2009 (ZENIT.org).- E’ sbarcato questo giovedì su Internet www.Pope2You.net, un’iniziativa del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali che attraverso i nuovi mezzi di comunicazione, come Facebook, permette di avvicinare ai giovani il messaggio di Benedetto XVI.

L’Arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del dicastero vaticano, ha spiegato a ZENIT senza nascondere le sue speranze che questo progetto nasce per la decisione del Papa di dirigere quest’anno il suo Messaggio in occasione della Giornata Mondiale per le Comunicazioni Sociali (24 maggio) alla “generazione digitale”.

“Abbiamo pensato di utilizzare le nuove tecnologie perché questo messaggio sia più conosciuto e diffuso dai giovani, e per questo abbiamo pensato che fosse interessante avere un sito con un motto giovanile: ‘Pope2You’, ‘il Papa per te'”, ha spiegato il presule.

“Un aspetto originale è che i giovani, attraverso questo sito, possono inviare cartoline virtuali agli amici, cartoline con un’immagine simpatica del Papa e una frase tratta dai suoi discorsi”.

“E’ un modo per diffondere i valori in cui crediamo – ha confessato -. Speriamo che i giovani sappiano approfittare di questo mezzo per far sì che il messaggio sia conosciuto dai ragazzi del mondo odierno. E’ questa la ragione di questo sito”.

Il presule ha dichiarato che la prima novità è un’applicazione di Facebook, anche se “il Papa non apparirà su Facebook con un profilo proprio. Non si tratta di questo. In realtà, abbiamo approfittato di un’applicazione di Facebook per inviare le cartoline virtuali”.

In secondo luogo, ha constatato monsignor Celli, il sito web offre un “Wiki” sulla visione del Papa circa la comunicazioni sociali, realizzato dall’ufficio per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana. E’ “uno strumento perché un giovane possa approfondire il testo del messaggio del Papa nel modo giovanile più adatto”, ha rilevato.

“La terza novità è l’impiego di Iphone per ricevere le immagini del Papa e le sue parole”.

La quarta area della pagina è un accesso al canale vaticano di YouTube. Non si tratta quindi di una novità, ha spiegato il presidente del dicastero vaticano, ma di una nuova finestra su questa esperienza di contatto con la parola del Papa che stanno compiendo i milioni di utenti di questa rete video di breve formato.

Da parte sua monsignor Paul Tighe, Segretario del Pontificio Consiglio, ha spiegato a ZENIT che l’iniziativa è complementare alle pagine web del Vaticano, come www.vatican.va o www.pccs.va, perché queste si caratterizzano soprattutto per il fatto di presentare documenti, mentre www.Pope2You.net vuole parlare il linguaggio dei giovani, quello dell’interattività e del gusto di condividere.

Con questa iniziativa, aggiunge, si è cercato di “creare nuove forme di rapporto con i giovani”, perché “il Papa vuole parlare ai giovani per portare il messaggio di speranza e gioia”.

Monsignor Giuseppe Scotti, segretario aggiunto del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha dichiarato a ZENIT che l’iniziativa segue una campagna fatta su Facebook alla fine di gennaio, quando è stato distribuito il Messaggio del Papa sulle comunicazioni tra circa 200.000 giovani. “Molti di loro erano stati a Sydney”, ha osservato.

In questo modo, il dicastero si è reso conto che “il Papa è molto più amato, è molto più apprezzato di quanto i mass media detti generalisti o i grandi mass media riescano far passare”. “Non abbiamo fatto altro che dire ai giovani: ‘Visto che amate il Papa, visto che lo conoscete, che lo ascoltate con attenzione, vi aiutiamo, vi diamo una mano per farlo conoscere”.

“Il mondo digitale, il mondo del mass media, il mondo di Internet è veramente un continente nel quale bisogna entrare senza alcuna paura. Certamente come in tutti continenti ci sono anche cose negative, ma la realtà del cristiano, la realtà dell’uomo di fede, è un uomo che non ha paura di niente”. E ha concluso: “La Chiesa non ha paura dei media, si mette a la loro disposizione”.

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ZENIT Staff

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