India: nel luogo della violenza anticristiana sorge una nuova chiesa

I fedeli hanno partecipato offrendo gratuitamente il proprio aiuto

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SIMONBADI, mercoledì, 23 dicembre 2009 (ZENIT.org).- Alla presenza di più di tremila fedeli, l’Arcivescovo di Bhubaneswar, Raphael Cheenath, ha benedetto l’edificio di una nuova chiesa nel tormentato distretto di Kandhamal, nell’India orientale, scenario negli ultimi anni della violenza anticristiana.

“Siamo orgogliosi di avere una chiesa bella e spaziosa”, ha detto all’Ecumenical News International Bhidhar Digal, un parrocchiano, quando gli è stato chiesto se servivano chiese di quel tipo nel povero Kandhamal.

Costruita a forma ottagonale sul lato di una collina, la nuova chiesa cattolica di Simonbadi è stata definita il luogo di culto più bello di tutto il Kandhamal, un distretto con più di 120.000 cristiani, il 20% della popolazione.

Digal ha affermato che i parrocchiani avevano bisogno di una chiesa così grande per sostituire il vecchio e angusto edificio in cui la domenica si non si riusciva a trovare posto. “La chiesa è un simbolo della nostra fede e vogliamo che sia quanto di meglio è possibile”, ha aggiunto.

Ballerine di danze tribali locali hanno aperto una processione solenne verso la nuova chiesa, mentre centinaia di fedeli si mettevano in fila. Più di 50 sacerdoti hanno partecipato alla benedizione del tempio il 10 dicembre.

Il presbitero cattolico di Simonbadi Mathias Basani Reddy ha detto che la costruzione dell’edificio è iniziata prima delle ondate di violenza nel Kandhamal, che hanno provocato la morte di circa cento fedeli, il danneggiamento di oltre 300 chiese e la distruzione di 5.500 case di cristiani.

Il primo episodio di violenza anticristiana ha avuto luogo nel periodo natalizio del 2007. I successivi fatti violenti sono avvenuti nell’agosto 2008, quando gli estremisti indù hanno accusato i cristiani della morte del leader indù Swami Lakshmanananda Saraswati.

Reddy ha dichiarato che un parroco precedente ha raccolto nel Golfo Persico, dove svolge attualmente il suo ministero, i 4 milioni di rupie (85.000 dollari) necessari per costruire la chiesa, mentre i cattolici locali hanno fornito gratuitamente il proprio lavoro.

Alcuni sacerdoti del luogo affermano che i loro fedeli stanno chiedendo che le chiese danneggiate dagli attentati siano ricostruite, anche prima delle case dei cristiani.

“La gente attende con impazienza la riparazione della chiesa”, ha detto il parroco Jugal Kishore Digal, di Bamunigam, dove l’edificio ecclesiale è stato incendiato durante le violenze del Natale 2007. “Il nostro Arcivescovo, però, insiste sul fatto che la priorità è ricostruire le case dei cristiani che sono state distrutte”.

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ZENIT Staff

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