CITTA’ DEL VATICANO, martedì, 26 gennaio 2010 (ZENIT.org).- Douglas Alexander, Ministro per lo Sviluppo internazionale del Governo britannico, ha espresso apprezzamento per l’impegno messo in campo dalla Chiesa cattolica nel rispondere alla crisi causata dal terremoto ad Haiti e alla povertà globale.
L’esponente dell’Esecutivo di Gordon Brown ha annunciato a questo proposito una visita al Vaticano, cominciata questo martedì, durante la quale, secondo quanto riferito da un comunicato stampa, è previsto anche un incontro con Benedetto XVI.
Nella sua pagina web, Alexander riconosce di “essere onorato per l’invito e di volere evidenziare, durante la sua visita, il ruolo unico svolto dalla Chiesa cattolica romana all’interno dello scenario mondiale, in particolar modo a livello locale nell’ambito dei servizi sanitari ed educativi”.
“Sono immensamente onorato di essere stato invitato a un incontro con Sua Santità Papa Benedetto XVI e intendo ringraziarlo personalmente per il suo appello urgente su Haiti”, spiega.
Il rappresentante britannico auspica quindi di poter “discutere con lui sull’importanza rivestita dalla lotta alla povertà globale e sul ruolo che i gruppi religiosi possono svolgere non solo nell’ambito della sanità e dell’educazione ma anche nella loro capacità di creare consenso e mobilitare l’opinione pubblica all’interno del mondo sviluppato”.
“E’ mia intenzione, inoltre, ringraziare il Santo Padre per i suoi continui pronunciamenti sul dovere morale che i paesi hanno nel mantere le promesse di aiuto per lo sviluppo estero”, aggiunge.
Il quotidiano della Santa Sede, “L’Osservatore Romano” pubblica nell’edizione italiana del 27 gennaio un articolo a firma di Douglas Alexander, nel quale il Ministro britannico afferma che “un quarto di tutta l’assistenza sanitaria nell’Africa sub-sahariana sia offerto dalla Chiesa cattolica e che le scuole cattoliche offrano quasi dodici milioni di posti, dando opportunità a molti in quel continente”.
Nella lotta alla poverta, scrive ancora, “la Santa Sede si trova in una posizione unica”.