MADRID, giovedì, 1°luglio 2010 (ZENIT.org).- Più di 60 entità hanno convocato un incontro davanti al Tribunale Costituzionale il 3 luglio per protestare contro la nuova legge sull’aborto in Spagna.
I manifestanti chiederanno al Tribunale Costituzionale di risolvere urgentemente i ricorsi presentati contro questa legge, e nel frattempo di sospendere la sua entrata in vigore, ha riferito a ZENIT una delle entità che parteciperà alla convocazione, la Federazione Spagnola di Associazioni Pro-Vita.
“Basta alle persone che lucrano sulla sofferenza altrui e con totale impunità, basta mascherare la verità con eufemismi e menzogne”, afferma.
Secondo le entità che hanno convocato l’incontro, la nuova legge “ha chiari indizi di essere incostituzionale e provocherà danni irreversibili, visto che le vite umane non possono essere recuperate né le donne possono cancellare le conseguenze dell’aborto”.
L’incontro servirà anche a chiedere sostegno istituzionale per le donne in stato di gravidanza in difficoltà e la valorizzazione della maternità come valore personale e sociale.
Tra le altre cose, si chiederà al Governo “di non strumentalizzare le scuole, ponendole al servizio della diffusione della sua ideologia peculiare e perversa sulla sessualità, e di rispettare il diritto dei genitori di educare in libertà i propri figli su questo tema”.
Secondo queste entità, spetta al Tribunale Costituzionale “chiedere al legislatore il pieno rispetto dell’articolo 15 della Costituzione, che dice che tutti hanno diritto di vivere”.
Tra le altre realtà che hanno risposto alla convocazione, figurano ADEVIDA, l’Associazione Cattolica di Propaganda, l’Associazione Sanitaria Democratica, il Centro Giuridico Tommaso Moro, il Consiglio dei Laici di Madrid, E-Cristians, il Forum Spagnolo della Famiglia e SOS Famiglia.