ROMA, domenica, 3 luglio 2011 (ZENIT.org).- Al termine del tradizionale Angelus domenicale Benedetto XVI ha rivolto il suo pensiero al Vescovo János Scheffler (1887-1952) beatificato questa domenica a Satu Mare, in Romania, in una cerimonia concelebrata dall’Arcivescovo di Esztergom-Budapest e Primate d’Ungheria, il Cardinale Péter Erdő e alla presenza del Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, in rappresentanza del Papa.
“Cari fratelli e sorelle – ha detto il Pontefice –, mi unisco alla gioia della Chiesa in Romania, in particolare della Comunità di Satu Mare, dove oggi viene proclamato Beato János Scheffler, che fu Vescovo di quella Diocesi e morì martire nel 1952. La sua testimonianza sostenga sempre la fede di quanti lo ricordano con affetto e delle nuove generazioni”.
Nato il 29 ottobre 1887 a Kálmánd (Camin), nell’allora Ungheria, da una povera famiglia contadina, il Beato Scheffler dopo l’ordinazione sacerdotale studiò per due anni presso la Facoltà di diritto canonico della Pontificia Università Gregoriana a Roma. Nel 1942 è stato nominato Vescovo di Szatmár.
Durante la seconda guerra mondiale, aiutò numerosi profughi e quanti si trovavano nei centri di raccolta, specialmente gli ebrei, rivolgendo la sua attività pastorale alla protezione degli oppressi e dei perseguitati.
Alla fine della guerra, il regime comunista cominciò ad obbligare i fedeli e i religiosi a creare una Chiesa cattolica autocefala romena indipendente dal Papa. Poiché però il Vescovo Scheffler non accettò l’incarico, venne arrestato e processato. Rinchiuso nel carcere sotterraneo di Jilava, venne quindi condannato ai lavori forzati. Morirà a causa degli stenti e dei maltrattamenti.