ROMA, giovedì, 8 settembre 2011 (ZENIT.org).- Si è appena concluso a Roma un incontro internazionale nel quale è stata sottolineata l’importanza di promuovere l’imprenditoria africana per favorire lo sviluppo del continente.
L’incontro è stato promosso da Harambee Africa International Onlus, H. Entrepreneur Alliance, Acton Institute e TBN, e ha riunito presso la Pontificia Università della Santa Croce giovani imprenditori africani di 4 Paesi – Nigeria, Ghana, Burkina Faso e Tunisia – e rappresentanti di alcune organizzazioni del settore pubblico e privato in Africa.
L’obiettivo, hanno spiegato gli organizzatori, era quello di “esplorare le opportunità di crescita dell’imprenditoria africana come via per lo sviluppo del continente”.
Ogni anno, oltre 160.000 studenti africani lasciano i loro Paesi d’origine per iscriversi a prestigiose università europee, americane e asiatiche, “rappresentando una riserva preziosa di talento e spirito imprenditoriale fondamentale per competere con le sfide mondiali del momento”, hanno indicato.
Negli ultimi dieci anni, le sei economie cresciute più velocemente sono state in Africa sub-sahariana.
In questo contesto e nell’attuale clima di crisi internazionale, i Paesi occidentali guardano sempre più all’Africa come a uno strategico sbocco commerciale e imprenditoriale, ma è necessario sostenere il capitale umano africano perché l’importante ruolo che può assumere il continente si traduca davvero in un vantaggio economico, culturale, sociale e politico durevole per la popolazione.
Per Okendo Lewis, Presidente e Fondatore di H. Entrepreneur Alliance, “l’obiettivo dell’incontro è stato quindi di contribuire al rafforzamento di una rete globale che riunisca giovani imprenditori africani in grado di dar vita a progetti imprenditoriali concreti in Africa, attraverso partenariati con realtà private e pubbliche occidentali”.
Il meeting, ha sottolineato dal canto suo Kishore Jayabalan, Direttore per l’ Europa dell’Acton Institute, “ha fornito un’occasione importante di impegno concreto a favore dello sviluppo africano”.
Per ulteriori informazioni, http://harambee-africa.org/