Lettura
Uno scriba, probabilmente a nome degli altri, pone a Gesù la questione circa la necessità di mettere ordine e di creare una gerarchia a proposito dei tanti comandamenti che la legge aveva, nei secoli, accumulato. La risposta di Gesù conduce al famoso Shemà Israel (cfr. Dt 6,4-5). Ma aggiunge anche un testo del Levitico (19,18) che va integrato con quello del Deuteronomio. L’intenzione di Gesù è chiarissima: Dio è l’Unico e non va diviso con altri dèi. Non solo: Dio lo si ama e lo si incontra nel prossimo. Le due esigenze sono da soddisfare insieme. Una non sta senza l’altra. È questa la novità apportata da Gesù.
Meditazione
Un solo grande comandamento, che tutto comprende e ingloba: amare Dio e il prossimo.«Nessuno di questi due amori può essere perfetto senza l’altro, perché non si può amare veramente Dio senza il prossimo, né il prossimo senza Dio. Perciò il Signore più volte chiese a Pietro se lo amasse, e poiché quello rispondeva: tu sai che ti amo, ogni volta il Signore concludeva così: pasci le mie pecorelle, quasi dicesse che solo questa è l’unica e vera prova dell’amore di Dio, se ci adoperiamo di essere solleciti verso i fratelli e di averne cura» (Beda il venerabile). Le modalità di tale amore è una sola: la totalità di sé. Con tutto il cuore e l’anima, cioè l’affettività. Con tutta la mente, cioè la ragione. Con tutte le tue forze: cioè la volontà. Le tre dimensioni stanno sempre insieme e si integrano. Le ragioni del cuore non escludono l’apporto dell’intelligenza e della ragione ed esigono l’utilizzo della volontà. La vita dell’uomo è unitaria; non la si può parcellizzare o settorializzare. La pagina richiama ognuno di noi a verificare se Dio è veramente l’unico, nel senso che sta al di sopra di ogni interesse. «Non si va a Dio con qualcosa di noi, ma interamente con tutte le nostre radici» (Maggioni). Ma al tempo stesso, il testo ci interpella e ci chiede se viviamo concretamente l’unità dei due comandamenti. Il rischio, infatti, è che si accentui uno a scapito dell’altro. E così la vita cristiana può assumere il tono della fuga dal mondo… condannando tutto l’umano; oppure il tono della secolarizzazione al punto che Dio è praticamente escluso perché ciò che vale è solo l’uomo, i suoi diritti e le sue esigenze.
Preghiera
«Con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra anima, noi ti amiamo, perché tu, o Dio, sei il più degno del nostro amore» (Beata Teresa di Calcutta).
Agire
«Il segreto per dare rilievo alla cosa più umile, anche alla più umiliante, è amare» (San Josemaría Escrivá de Balaguer).
Meditazione del giorno a cura di monsignor Douglas Regattieri, Vescovo di Cesena-Sarsina, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it