Lettura
Il brano degli Atti degli Apostoli espone il frutto del “concilio di Gerusalemme”: il decreto apostolico (vv. 23-29) e l’accordo finale (vv. 30-31). Non si tratta di un compromesso, ma del trionfo della verità in uno spirito di carità. Il Vangelo di Giovanni sottolinea che i discepoli che osservano i comandamenti non sono più servi, ma amici di Gesù.
Meditazione
L’amicizia ha sempre rivestito grande importanza in tutte le epoche e civiltà. L’opera di Cicerone Sull’amicizia, scritta nell’estate del 44 a.C., è un vero capolavoro letterario e contenutistico. «L’amicizia – egli scrive – non è altro che un perfetto accordo di tutte le cose divine e umane, accompagnato da benevolenza e amore» (cap. 6) e subito dopo: «Eccettuata la sapienza, è questo il dono più grande che gli dei immortali abbiano fatto all’uomo» (ivi). La Sacra Scrittura costituisce un’inesauribile miniera di insegnamenti sull’amicizia. La vera sapienza non può far altro che attirare l’amicizia di Dio (cfr. Sap 1,6; 7,23). Per il Siracide la fedeltà nell’amicizia è protezione potente e balsamo di vita (cfr. Sir 6,14.16); la pietà, poi, è garante della vera amicizia: i due tenderanno ad assomigliarsi e a fondersi (cfr. Sir 6,16-17); perciò il modello della vera amicizia è quella che Dio stringe con l’uomo giusto (cfr. Prv 3,32): con Abramo (cfr. 2Cr 20,7; Is 41,8; Gen 17,2.7; 18,17-19), con Mosè (cfr. Es 33,11), con i profeti (cfr. Am 3,7). La dottrina dell’Antico Testamento trova in Gesù il suo perfetto compimento; egli non ha teorizzato l’amicizia, ma l’ha vissuta con una straordinaria tenerezza: si pensi a quella per Giovanni (cfr. Gv 13,23; 21,7a.20), per Lazzaro (cfr. Gv 11,3.5. 11,35-36), per Marta e Maria (cfr. Gv 11,5), per la donna peccatrice (cfr. Lc 7,36-50). Gesù instaura con i suoi un legame nuovo, non di servitù, ma di amicizia (cfr.Gv 15,15). L’amico viene reso partecipe dei segreti del Padre. Si tratta di un’amicizia diversa da quella umana, dove gli amici sono sullo stesso piano. Essa esige un alto prezzo: l’osservanza dei comandamenti, in particolare dell’amore al prossimo (cfr. Gv 15,14). L’amicizia è elezione gratuita da parte di Gesù. Egli è il modello dell’amicizia pura e vera, disinteressata e generosa, fino all’offerta della propria vita (cfr. Gv 10,11; 1Gv 3,16).
Preghiera
Signore Gesù, che hai creato con amore, sei nato con amore, hai servito con amore, hai operato con amore, sei stato onorato con amore, hai sofferto con amore, sei morto con amore, sei risorto con amore, io ti ringrazio per il tuo amore per me e per tutto il mondo, e ogni giorno ti chiedo: insegna anche a me ad amare! Amen.
Agire
Amare è un’arte. Per questo voglio esercitarmi nei seguenti atteggiamenti: comprensione, sincerità, rispetto, perdono e condivisione.
Meditazione del giorno a cura di monsignorVito Angiuli, vescovo di Ugento – Santa Maria di Leuca, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it