Alla misericordia di Dio nulla è impossibile!

Nel giorno della consacrazione del mondo a Maria, Papa Francesco ha spiegato che con pazienza e tenerezza la Madonna ci porta a Dio e ci apre la strada verso la Misericordia

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Nel pomeriggio di oggi, in Piazza San Pietro, si è svolta la “Giornata Mariana”, indetta in occasione dell’Anno della fede.

Alle ore 16 ha avuto inizio la processione – attraverso i vari settori della Piazza – della statua originale della Madonna di Fatima, giunta in aereo dal Portogallo. Sul sagrato della basilica vaticana l’effigie è stata accolta alle ore 17 dal Santo Padre Francesco.

Dopo l’indirizzo di saluto del Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, S.E. Mons. Rino Fisichella, ha avuto luogo l’Intronizzazione della statua della Madonna di Fatima.

A conclusione della preghiera mariana sotto forma di “Via Matris”, Papa Francesco ha pronunciato la catechesi che pubblichiamo di seguito.

***

Cari fratelli e sorelle,

Siamo tutti qui, in questo incontro dell’Anno della fede dedicato a Maria, Madre di Cristo e della Chiesa, Madre nostra. La sua statua, venuta da Fatima, ci aiuta a sentire la sua presenza in mezzo a noi. Maria sempre ci porta a Gesù. E’ una donna di fede, una vera credente. Come è stata la fede di Maria?

1. Il primo elemento della sua fede è questo: la fede di Maria scioglie il nodo del peccato (cfr LG, 56). Che cosa significa? I Padri conciliari hanno ripreso un’espressione di sant’Ireneo che dice: «Il nodo della disobbedienza di Eva ha avuto la sua soluzione con l’obbedienza di Maria; ciò che la vergine Eva aveva legato con la sua incredulità, la vergine Maria l’ha sciolto con la sua fede» (Adv. Haer. III, 22, 4).

Il “nodo” della disobbedienza, il “nodo” dell’incredulità. Quando un bambino disobbedisce alla mamma o al papà, potremmo dire che si forma un piccolo “nodo”.

Questo succede se il bambino agisce rendendosi conto di ciò che fa, specialmente se c’è di mezzo una bugia; in quel momento non si fida della mamma e del papà. Quante volte succede questo!

Allora la relazione con i genitori ha bisogno di essere pulita da questa mancanza e, infatti, si chiede scusa, perché ci sia di nuovo armonia e fiducia. Qualcosa di simile avviene nel nostro rapporto con Dio.

Quando noi non lo ascoltiamo, non seguiamo la sua volontà, compiamo delle azioni concrete in cui mostriamo mancanza di fiducia in Lui – e questo è il peccato – si forma come un nodo nella nostra interiorità. Questi nodi ci tolgono la pace e la serenità. Sono pericolosi, perché da più nodi può venire un groviglio, che è sempre più doloroso e sempre più difficile da sciogliere.

Ma alla misericordia di Dio nulla è impossibile! Anche i nodi più intricati si sciolgono con la sua grazia. E Maria, che con il suo “sì” ha aperto la porta a Dio per sciogliere il nodo dell’antica disobbedienza, è la madre che con pazienza e tenerezza ci porta a Dio perché Egli sciolga i nodi della nostra anima con la sua misericordia di Padre.

Possiamo chiederci dentro dei nostri cuori quali nodi ci sono nella mia vita. “Eh padre i miei non si possono sciogliere”. E’ uno sbaglio. Tutti i nodi della coscienza possono sciogliersi. Chiedo a Maria che mi aiuti ad avere fiducia nella misericordia di Dio, per sciorglierli, per cambiare. Lei donna di fede sicuro che ci dirá, vai avanti, vai dal Signore e lei ci porta da madre all’abbraccio del padre della misericordia.

Potremmo chiederci: quali nodi ci sono nella mia vita? Chiedo a Maria che mi aiuti ad avere fiducia nella misericordia di Dio, per cambiare?.

2. Secondo elemento: la fede di Maria dà carne umana a Gesù. Dice il Concilio: «Per la sua fede e la sua obbedienza Ella generò sulla terra lo stesso Figlio del Padre, senza conoscere uomo, ma sotto l’ombra dello Spirito Santo» (LG, 63). Questo è un punto su cui i Padri della Chiesa hanno molto insistito: Maria ha concepito Gesù nella fede e poi nella carne, quando ha detto “sì” all’annuncio che Dio le ha rivolto mediante l’Angelo. Che cosa vuol dire questo? Che Dio non ha voluto farsi uomo ignorando la nostra libertà, ha voluto passare attraverso il libero assenso di Maria, il suo “sì”.

E le ha chiesto: sei disposta a questo? E Lei ha detto sí.

Ma quello che è avvenuto nella Vergine Madre in modo unico, accade a livello spirituale anche in noi quando accogliamo la Parola di Dio con cuore buono e sincero e la mettiamo in pratica. Succede come se Dio prendesse carne in noi, Egli viene ad abitare in noi, perché prende dimora in coloro che lo amano e osservano la sua Parola.

Non `e facile capire questo ma è facile sentirlo nel cuore.

Domandiamoci: siamo consapevoli di questo? Oppure pensiamo che l’incarnazione di Gesù sia un fatto solo del passato, che non ci coinvolge personalmente?

Credere in Gesù significa offrirgli la nostra carne, con l’umiltà e il coraggio di Maria, perché Lui possa continuare ad abitare in mezzo agli uomini; significa offrirgli le nostre mani per accarezzare i piccoli e i poveri; i nostri piedi per camminare incontro ai fratelli; le nostre braccia per sostenere chi è debole e lavorare nella vigna del Signore; la nostra mente per pensare e fare progetti alla luce del Vangelo; soprattutto il nostro cuore per amare e prendere decisioni secondo la volontà di Dio. Tutto questo avviene grazie all’azione dello Spirito Santo. Lasciamoci guidare da Lui!

E cosí siamo strumenti di Dio perche’ Jesù agisca nel mondo attraverso di noi.

3. L’ultimo elemento è la fede di Maria come cammino: il Concilio afferma che Maria «ha camminato nel pellegrinaggio della fede» (LG, 58). Per questo lei ci precede in questo pellegrinaggio, ci accompagna e ci sostiene.

In che senso la fede di Maria è stata un cammino? Nel senso che tutta la sua vita è stata seguire il suo Figlio: Lui è la via, Lui è il cammino! Progredire nella fede, avanzare in questo pellegrinaggio spirituale che è la fede, non è altro che seguire Gesù; ascoltarlo e lasciarsi guidare dalle sue parole; vedere come Lui si comporta e mettere i nostri piedi nelle sue orme, avere i suoi stessi sentimenti e atteggiamenti: umiltà, misericordia, vicinanza, ma anche fermo rifiuto dell’ipocrisia, della doppiezza, dell’idolatria.

La via di Gesù è quella dell’amore fedele fino alla fine, fino al sacrificio della vita, è la via della croce. Per questo il cammino della fede passa attraverso la croce e Maria l’ha capito fin dall’inizio, quando Erode voleva uccidere Gesù appena nato.

Ma poi questa croce è diventata più profonda, quando Gesù è stato rifiutato: allora la fede di Maria ha affrontato l’incomprensione e il disprezzo; quando è arrivata l’”ora” di Gesù, l’ora della passione: allora la fede di Maria è stata la fiammella nella notte.

Nella notte del sabato santo Maria ha vegliato. La sua fiammella, piccola ma chiara, è stata accesa fino all’alba della Risurrezione; e quando le è giunta la voce che il sepolcro era vuoto, nel suo cuore è dilagata la gioia della fede, la fede cristiana nella morte e risurrezione di Gesù Cristo.

Questo è il punto culminante del cammino della fede di Maria e di tutta la Chiesa. Com’è la nostra fede? Come Maria, la teniamo accesa anche nei momenti difficili, di buio? Ho la gioia della fede?

Questa sera, o Maria, ti ringraziamo per la tua fede e rinnoviamo il nostro affidamento a te, Madre della nostra fede.

[© Copyright – Libreria Editrice Vaticana]

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ZENIT Staff

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