L'anniversario delle Missionarie dell'Immacolata padre Kolbe

Il prossimo 11 ottobre compirà 60 anni l’istituto fiorito all’interno della Milizia dell’Immacolata, associazione fondata da San Massimiliano Kolbe

Share this Entry

60 anni, guidati da un sogno. Questo lo slogan scelto dalle Missionarie dell’Immacolata padre Kolbe per la celebrazione del 60° anniversario di fondazione del loro Istituto. Un anno che sta per chiudersi con il grande pellegrinaggio a Loreto l’11 ottobre prossimo. La nascita dell’Istituto porta la data 11 ottobre 1954 a Bologna. Su insistenza di un gruppo di giovani, padre Luigi Faccenda OFMConv dà inizio, dopo il via libera delle autorità ecclesiastiche, all’Istituto mariano-missionario delle Missionarie. Nel 1992 la Sede Apostolica concede il riconoscimento come Istituto secolare di diritto pontificio.

È una realtà consacrata che è fiorita all’interno della Milizia dell’Immacolata, associazione mariana che san Massimiliano Kolbe fondò nel 1917 a Roma e di cui padre Luigi aveva assunto la direzione a livello regionale. Il cuore dell’ideale: affidarsi a Maria Immacolata “senza limiti” per essere una presenza materna nei più svariati ambienti di vita e lavoro.

Negli anni l’Istituto, che conta circa duecento consacrate, ha generosamente solcato i mari, arrivando in Argentina (’69), Stati Uniti (’83), Bolivia (’88), Lussemburgo (’91), Polonia (’94), Brasile (’96), Messico (2000). Nel 1988 è nata anche la realtà dei Volontari dell’Immacolata padre Kolbe, laici e chierici che condividono la loro spiritualità e che sono chiamati a una testimonianza forte nei vari settori sociali e lavorativi, collaborando secondo i doni e le possibilità all’azione missionaria. Per ultimi nel 1997 sono nati i Missionari dell’Immacolata padre Kolbe, presenti in Brasile: una realtà giovane e vivace che già comprende alcuni sacerdoti.

Come laiche consacrate non hanno alcun segno distintivo che le differenzi dagli altri e possono vivere insieme in piccoli gruppi, oppure da sole o in famiglia, lavorando nell’apostolato e nell’ambito professionale. Cuore del loro apostolato è la cura e l’animazione dei gruppi mariani, per un cammino di fede accompagnato dalla presenza materna di Maria. Una espressione tipica del carisma è l’itineranza, che consente l’incontro con le persone nelle loro famiglie; poi l’annuncio e la formazione, il lavoro con i mass media, seguendo l’esempio di Massimiliano Kolbe, giornalista e radioamatore, tra i primi nella Chiesa a svolgere la missione con i mezzi di comunicazione. L’Istituto ha una Casa Editrice, le Edizioni dell’Immacolata e la rivista mensile Milizia Mariana in diverse lingue.

In alcune zone povere dell’America Latina la loro presenza si esprime anche attraverso opere sociali, Centri in cui viene offerta una formazione umana e spirituale e in cui si organizzano vari interventi educativi a favore delle famiglie più a rischio. In Bolivia operano nel Centro sociale “Arcobaleno della Felicità” e nella Casa dei bambini “Giardino dell’Immacolata”, mentre in Brasile nel “Centro sociale Maximiliano Kolbe”. In questa missione si avvalgono della preziosa collaborazione dell’A.I.P.K. Onlus. Svariate le iniziative pastorali di questo 60°, tra cui l’inaugurazione del nuovo sito dell’Istituto www.kolbemission.org

Per la conclusione a Loreto l’11 ottobre 2015, confluiranno in pellegrinaggio centinaia tra missionarie, volontari e amici per la santa Messa e i momenti celebrativi. Un’occasione per esprimere la gratitudine per il cammino fatto e aprirsi con coraggio e  fiducia al futuro, come afferma nel suo Messaggio per il 60° la Direttrice Generale, Giovanna Venturi: “Mi sembra importante riscoprire la gioia e l’entusiasmo di sognare insieme, di guardare al futuro con speranza e fiducia, di continuare a lasciarci guidare dallo Spirito che soffia dove vuole e quando vuole, imprendibile e imprevedibile. Essere docili allo Spirito, come Maria, significa offrirgli una casa, una possibilità”.

*

testo a cura di Monica Reale, Missionaria dell’Immacolata padre Kolbe

Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione