Lettura
La chiamata di Matteo è descritta efficacemente, nella sua essenzialità. L’esattore delle tasse è raggiunto da Gesù nel suo mondo abituale, segnato da contraddizioni e compromessi. L’invito forte risuona nelle orecchie e raggiunge diritto il cuore: “vieni dietro a me”! La conseguenza della risposta immediata e coraggiosa è la condivisone della mensa in compagnia di tanti altri peccatori. Ai farisei scandalizzati Gesù indirizza un nuovo appello alla conversione, rivelando lo scopo ultimo della sua missione: offrire a tutti i peccatori la misericordia del Padre.
Meditazione
Questa pagina del Vangelo è solenne e preziosa, pur nella sua forma scarna. Matteo, o chi ne raccoglie la testimonianza, racconta la sua vocazione. È stato chiamato da Gesù personalmente, proprio lui che con il suo lavoro esprimeva pubblicamente una lontananza grave dalla legge del Signore e dal popolo sottomesso ai pagani. Lo ha raggiunto una voce che ha parlato al suo cuore inquieto. Nel suo animo è risuonata, con forza inimmaginabile, una Parola che porta con sé un’autorità unica. Non si può far finta di niente e neppure rimandare o esitare nella risposta. Occorre prendere posizione, subito. Poi ci sarà il tempo di capire, approfondire, assimilare. È l’occasione da sempre attesa e mai trovata: rinascere a vita nuova, vita buona e bella. A una sola condizione, esigente e liberante: lasciare tutto il vecchio mondo alle spalle e andare con Gesù. Matteo risponde con prontezza e coraggio, nella gioia trepidante di chi si rende conto che da questo momento nulla sarà più come prima. E così ritrova subito tutto ciò che aveva messo da parte: quel mondo fatto di gente come lui, caratterizzata da inganni e soprusi, dominata dagli idoli del benessere e del potere. Ma ora sono anch’essi con Gesù, raccolti attorno alla mensa per condividere la gioia del perdono e la possibilità di ricominciare una nuova esistenza. Si compie finalmente la parola del profeta: la misericordia prevale sui sacrifici e Dio la gradisce più di ogni altra cosa. I malati ricorrono al medico e i peccatori trovano nel Cristo l’offerta gratuita del perdono. Nasce una nuova comunità, costituita da peccatori riconciliati: è la Chiesa, segno credibile dell’amore misericordioso del Padre per tutti i suoi figli!
Preghiera
Ti preghiamo, Signore, per tutti i pastori della Chiesa: siano sempre pronti a testimoniare con tenerezza la tua bontà e sostengano il cammino del tuo popolo con l’esempio della loro vita. Annuncino con gioia la tua misericordia e siano sempre strumento di riconciliazione in un mondo tanto bisognoso di fraternità e di perdono.
Agire
Mi avvicinerò oggi, con un umile gesto di riconciliazione e di condivisione, a qualcuno che non ho trattato bene o che si sente lontano da me.
Meditazione del giorno a cura di mons. Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento – Castellammare di Stabia, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it