Gli obiettivi di sviluppo sostenibile post-2015 delle Nazioni Unite. Per questi si è pregato, presso la cappella del Centro ecumenico di Ginevra, in Svizzera, durante una funzione speciale organizzata dal World Council of Churches (Wcc). La funzione speciale si è svolta nell’ambito della campagna “Preghiera per tutti”, l’iniziativa volta a coinvolgere le comunità di fede in un’azione di preghiera in tutto il mondo a sostegno a questi obiettivi.
Essi constano di 17 punti, presentati nel corso del vertice speciale delle Nazioni Unite svoltosi pochi giorni fa a New York nell’ambito dell’annuale assemblea generale dell’Onu. Si tratta dell’impegno a eliminare la povertà estrema, combattere la disuguaglianza e l’ingiustizia, affrontare i cambiamenti climatici e la carenza idrica, porre fine alla schiavitù moderna e al traffico di esseri umani, individuare misure immediate ed efficaci per sradicare il lavoro forzato entro il 2030.
L’Osservatore Romano riporta che, nel dare il benvenuto ai numerosi partecipanti che hanno preso parte alla preghiera, il segretario generale del World Council of Churches, reverendo Olav Fykse Tveit, ha sottolineato come “la maggior parte dei diciassette obiettivi di sviluppo hanno una forte rilevanza per il lavoro svolto dal Wcc. Questa funzione speciale di preghiera è l’occasione per dedicare tali obiettivi a Dio e per dimostrare il nostro impegno perché vengano realizzati”.
Il coordinatore della Rete ecumenica dell’acqua (Ecumenical Water Network) del Wcc, Dinesh Suna, ha sottolineato che sarà necessaria la mobilitazione e l’impegno di una vasta rete di persone. Pertanto, ha detto, “sei miliardi di credenti sono globalmente un importante punto di partenza”. Infatti “i cristiani, rappresentando una delle più grandi comunità di fede, possono esercitare una grande influenza”, ha concluso.