AL PIME, la finanza e gli ultimi con suor Giuliana Galli

Dal 2008 la religiosa del Cottolengo siede nel Consiglio della Fondazione Compagnia di San Paolo

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Si può portare un’istanza etica e un’attenzione per gli ultimi anche all’interno di una grande banca? È quello che cerca di fare suor Giuliana Galli, religiosa del Cottolengo, che dal 2008 è nel Consiglio della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Quando venne nominata, i giornali la ribattezzarono “sorella banca”. In realtà, suor Giuliana è molto altro e molto di più. Responsabile per 24 anni della Piccola Casa della Divina Provvidenza-Cottolengo di Torino, con laurea in sociologia e un master in Scienze del comportamento in Florida, è stata un punto di riferimento del mondo del volontariato torinese, dove si è occupata di minori e madri in difficoltà, di malati e immigrati, di persone sole, senza fissa dimora, coppie in crisi… Fondatrice di Mamre, un Centro d’avanguardia per l’etnopsichiatria in Italia, continua a essere membro del Consiglio di indirizzo della Fondazione Compagnia di San Paolo. «Oggi lavoriamo con le nuove povertà: i precari, i cassaintegrati, i lavoratori che non hanno i soldi per pagare il mutuo». Insomma, sempre e comunque in prima fila per gli ultimi. Partendo da ciò che dà senso alla cose: amore. Purché non lo si nomini invano.

“Non nominare amore invano” è anche il titolo del suo libro (Piemme 2013), le cui riflessioni ispireranno il prossimo incontro dei mercoledì di Ottobre al Pime. 

APPUNTAMENTO

mercoledì 16 ottobre, alle ore 21
Centro missionario Pime
via Mosé Bianchi, 94 – 20149 Milano
MM 1 Amendola – Filobus 90/91

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ZENIT Staff

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