Non c’è pace a Gerusalemme. Nuovi scontri sono scoppiati questa mattina tra la polizia israeliana e alcuni palestinesi nel complesso della Spianata delle Moschee, che ha il centro in quella di Al-Aqsa, nota per gli ebrei come il Monte del Tempio, nel cuore di Gerusalemme. Si tratta di un ennesimo episodio di violenza alla vigilia della celebrazione della festività ebraica di Sukkot, la cosiddetta “festa dei tabernacoli”.
La tensione si era già alimentata ieri, quando dei giovani palestinesi a volto coperto avevano lanciato sassi e petardi contro i poliziotti israeliani, dopo la dffusione della voce – assolutamente falsa – che gruppi di ebrei stavano per accedere al sito che è il terzo luogo sacro dell’Islam ma è sacro anche all’ebraismo. Gli agenti hanno respinto l’attacco con i lacrimogeni.
Con l’inizio delle otto giornate di Sukkot, la polizia israeliana non consente più l’accesso al luogo sacro ai palestinesi di età inferiore ai 50 anni. Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, pressato dall’estrema destra, ha insistito che rispetterà lo status quo previsto dagli accordi internazionali che consente agli ebrei di visitare il Monte del Tempio ma non di pregarvi, per evitare tensioni.