Discepoli disposti a farsi piccoli

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Lc 9,46-50

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Lettura

I discepoli seguono Gesù con fatica sulla via che lo porta alla croce. La discussione sul più grande manifesta la loro lontananza dalla prospettiva indicata dal Maestro, che continua a educarli. L’accoglienza di un bambino nel suo nome diventa paradigma della fede in Dio. Grande è il più piccolo nel gruppo, che deve aprirsi a chiunque non si mostri contrario.

Meditazione

I Vangeli insistono sulla crescente difficoltà dei discepoli a entrare nella logica di Gesù. Luca lo mette in evidenza in modo particolare. La discussione che occupa i loro discorsi mentre sono sulla via che li porta a Gerusalemme non ci sorprende. Tante volte anche noi ci ritroviamo a pensare allo stesso modo, nonostante la buona volontà di seguire il Signore. Prevale il desiderio nascosto di primeggiare, affermando noi stessi e le nostre belle qualità. La reazione di Gesù sorprende, perché capovolge radicalmente la prospettiva e smaschera così ogni ambizione. L’indicazione chiara, con i gesti e la parola, mette in difficoltà chi cerca solo se stesso e rivela la verità che ognuno di noi custodisce segretamente. Siamo piccoli, più piccoli degli altri, bisognosi del loro aiuto per realizzare il progetto di vita che ci fa grandi davanti a Dio. Impariamo a riconoscerci tali solo se ci apriamo ai piccoli che ci sono accanto: è l’unico modo per seguire Cristo e vivere da figli del Padre. È uno stile di vita che caratterizza pian piano ogni scelta e segna in modo profondo tutte le relazioni, sia dei singoli, che delle comunità. Non si potrà più discriminare nessuno. Né porre paletti all’azione generosa di chi compie il bene in nome di Cristo, senza identificarsi specificamente con la comunità ecclesiale. Il principio formulato da Gesù è chiarissimo, con conseguenze straordinarie sulla vita stessa della Chiesa: chi non è contrario a voi, chi non si oppone alla vostra scelta di fede, è in qualche modo già unito a voi e misteriosamente vi appartiene. Si tratta di una prospettiva altissima, che ci mette dinanzi alla nostra vocazione e al dono della salvezza che Dio offre a tutti i suoi figli.

Preghiera

Padre, perdona le nostre colpe e guida il nostro cammino sulla via della fraternità e dell’amore. Fa’ che il Vangelo sia sempre il nostro unico criterio di riferimento, perché possiamo annunziare con la vita il tuo disegno di salvezza e testimoniare a tutti la bellezza di essere al servizio dell’unità dell’intera famiglia umana.

Agire

Cercherò oggi di riconoscere e apprezzare gli elementi positivi delle persone che incontro, ringraziando Dio per il dono che portano nella mia vita con la loro presenza.

Meditazione del giorno a cura di mons. Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento – Castellammare di Stabia, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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