È ancora strage a Sana’a, capitale dello Yemen, dove almeno 25 persone hanno perso la vita nella esplosione in una moschea sciita, durante la preghiera nel primo giorno della festa del Sacrificio (Eid al Adha). Sono invece 30 i feriti. Lo riferisce la tv al Arabiya, ricostruendo l’accaduto: due kamikaze si sono fatti saltare in aria tra i fedeli che affollavano il luogo di culto di al-Balili, vicina all’accademia di polizia nella città, attualmente controllata dai ribelli houthi. Il primo si è fatto esplodere all’interno della moschea, mentre il secondo attentatore ha azionato la sua cintura imbottita di esplosiva all’ingresso dell’edificio, mentre la gente tentava di fuggire. L’attentato ancora non è stato rivendicato da nessuno, ma ogni dettaglio porta al sedicente Stato islamico (Isis), che già negli ultimi mesi ha compiuto diverse stragi contro moschee sciite a Sana’a. L’assalto di oggi ha avuto luogo due giorni dopo il rientro ad Aden, nel sud dello Yemen, del presidente Abd Rabbo Mansour Hadi, dopo sei mesi di esilio in Arabia Saudita.
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