Cuban nationals watch as U.S. Secretary of State John Kerry and a tour guide walk through the Plaza de San Francisco in Old Havana during the Secretary's historic trip to Havana

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Kerry: “Grati a Sua Santità per il disgelo con Cuba”

Il segretario di Stato americano, conferma la sintonia tra Washington e Vaticano su accoglienza dei profughi, diritti umani e cambiamenti climatici

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Un ruolo determinante, quello di papa Francesco, nella diplomazia internazionale e, in particolare nel disgelo USA-Cuba. Lo ha affermato il segretario di Stato americano John F. Kerry, nel corso di un’intervista alla Radio Vaticana, che ha toccato temi come l’accoglienza dei profughi e la tutela ambientale.

Esprimendo soddisfazione per la costruttiva collaborazione tra USA e Santa Sede, Kerry si è detto “grato per il ruolo di Sua Santità nel ristabilimento delle relazioni con Cuba”, in cui il Pontefice è stato “determinante”.

La collaborazione tra Washington e Vaticano, pertanto, proseguirà su vari fronti, come i “cambiamenti climatici”, il “dialogo interreligioso”, lo “sviluppo”, la promozione dei “diritti umani”, la prevenzione del “traffico di esseri umani”.

Profondo rammarico è stato manifestato dal segretario di Stato per la “tragica perdita di vite umane nel Mediterraneo” e la “deplorevole” pratica di “impacchettare persone vulnerabili dentro imbarcazioni pericolose”. In merito a questa problematica, Kerry ha incoraggiato la “cooperazione” da parte dell’Unione Europea e dei suoi stati membri.

Quanto alla crisi siriana, gli USA si prefiggono di accogliere almeno 10mila rifugiati nel 2016, mentre sono oltre 4,1 i miliardi di dollari stanziati da governo americano per l’assistenza umanitaria ai profughi.

“Obiettivo comune” del governo americano e dei suoi 60 partner è quello di “sconfiggere l’IS” e, al tempo stesso, “mettere fine al conflitto attraverso una transizione politica in Siria che la allontani dal Presidente Assad”.

La “brutalità del regime”, ha affermato Kerry, alimenterebbe la “crescita dell’estremismo” che anche la Russia vorrebbe contrastare, sebbene il Cremlino sostenga Assad.

A parere del segretario di Stato USA, l’appoggio di Mosca al regime siriano potrebbe “provocare una escalation ulteriore del conflitto”: ciò rende necessario un dialogo russo-americano “per cercare di evitare i malintesi e deconflittualizzare le azioni delle nostre forze”.

Tornando a parlare delle sintonie tra Washington e Vaticano, Kerry si è soffermato sulla convinzione che “tutte le persone hanno uguale dignità e valore, e che dobbiamo sforzarci di aiutare ogni essere umano a realizzare in pieno le proprie potenzialità nella vita”.

C’è accordo anche sulla “sostenibilità ambientale” e sulla Agenda dello Sviluppo post-2015, mentre “un accordo ambizioso e duraturo alla Conferenza dell’Onu di Parigi sarebbe un passo avanti storico nella lotta contro i cambiamenti climatici”, ha aggiunto il capo della diplomazia statunitense.

 

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ZENIT Staff

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