La parola unisce tutti in Cristo

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Lc 8,19-21

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Lettura

Tanta gente segue Gesù, per ascoltare la sua Parola o anche solo per vedere la sua persona. Diventa una folla grande e numerosa, dinanzi alla quale si pongono i suoi familiari reclamando un primato legato al sangue. Gesù capovolge la prospettiva: si entra a far parte della sua famiglia solo se in particolare relazione con lui. L’ascolto della sua Parola, accolta con fede e praticata nella vita di ogni giorno, decide di questo legame e consente di non restare fuori dalla sua comunità.

Meditazione

L’evangelista Luca insiste nell’indicare le condizioni indispensabili che consentono di far parte del gruppo di Gesù. Non è, infatti, un gruppo qualsiasi, tantomeno una parte che si contrappone alle altre. Al contrario, l’unico elemento richiesto è il rapporto con Lui, vissuto non come diritto o pretesa qualsiasi ma come dono gratuito e sommamente coinvolgente. Il contrasto tra i due atteggiamenti è fortemente evidenziato nel nostro breve brano. Da una parte c’è la folla che gli sta vicino: non si dice altro, ma si comprende bene dal contesto che essa è attorno a Lui, per stabilire un rapporto diretto con il Maestro che agisce e parla in nome di Dio. Dall’altra, ci sono i familiari in senso stretto, cioè la sua famiglia d’origine: non riescono a stabilire un contatto diretto con Lui e restano fuori, nel desiderio di poterlo vedere da vicino. La risposta di Gesù alla loro pur legittima richiesta è sorprendente. Apre, infatti, una prospettiva nuova, invitando tutti a guardare lontano e soprattutto a stabilire con Lui un rapporto profondo, sostanzioso, che vada ben oltre il diritto naturale del sangue e della parentela. È vero che Gesù ha una famiglia. È ancor più vero che ognuno ne può far parte, senza privilegi o precedenze di alcun tipo. Ciò che contraddistingue i membri di questa famiglia-comunità così particolare è il rapporto con Lui, da cui nessuno è escluso. Un rapporto niente affatto approssimativo, che lascerebbe ciascuno nella sua individualità. No, si tratta invece di una relazione che nasce dall’ascolto sincero e fiducioso della sua Parola e si prolunga nella vita quotidiana, dove le scelte richieste dalle circostanze sono continuamente ispirate al suo insegnamento, o meglio diventano la traduzione pratica della sua stessa Parola. Maria, sua madre, ne è l’esempio più riuscito.

Preghiera

Aiutaci, o Maria, a diventare ascoltatori attenti della Parola e discepoli fedeli del tuo Figlio Gesù. Faremo così anche noi esperienza concreta della potenza del Vangelo nella nostra vita e formeremo un’unica famiglia, dove i fratelli e le sorelle si accolgono nella gioia dello Spirito e si mettono al servizio di tutti.

Agire

Oggi mi lascerò guidare da una parola del Vangelo che ispiri ogni mio pensiero, impregni della sua bellezza ogni azione e orienti con la sua forza tutte le mie scelte.

Meditazione del giorno a cura di mons. Francesco Alfano, ar​civescovo di Sorrento – Castellammare di Stabia, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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