Certamente, nella mente del contadino, lo spaventapasseri ha la funzione di tener lontano dal seminato gli uccelli affamati. Ma questi dopo studio prolungato e guardingo, si accorgono della finzione e…ritornano a depredare i campi sfidando il pericolo.
Pensa e ripensa, Bortolino, nella notte, ha un’idea proprio geniale: una conversione. Non più perdere tempo a salvare i propri campi, ma pensare piuttosto come attirare gli uccelli e salvarli.
Mai più essi dovevano sentire la necessità di scorrazzare per la campagna per rovinarsi la salute ingoiando veleni e pesticidi con il seminato. Demolisce lo spaventapasseri e costruisce un “attira passeri”, un fantoccio simile al precedente, ma fatto di frutti, grano, verdure…vere leccornie per ogni genere di uccelli…vi aggiunge un disco che riproduce i versi dei più comuni uccelli della zona per chiamare a sé tutti gli affamati.
…Si incominciò a vedere un accorrere impressionante di ogni genere di uccelli, sempre più folto, frequente e variopinto.
Non c’era più bisogno di scorrazzare di qua e di là nel pericolo. Avevano trovato la manna, il pane quotidiano che Bortolino, diventato benefattore dei volatili, immancabilmente ogni notte, forniva in abbondanza allo straordinario “attirapasseri”.
Caro lettore…chi è che ci ha liberati dal pericoloso scorazzare in cerca di strani cibi, spesso pericolosi e velenosi?
Non ti pare che la manna, il cibo degli angeli che il Padre ci ha dato, sia proprio l’Eucaristia; quel Gesù che nel lasciarsi mangiare si è fatto pane di comunione, che attira tutti a sé per nutrirci e impastarci fino all’Unità?
Ciao da p. Andrea
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