Il 26 settembre il Centro Papa Luciani di Santa Giustina Bellunese (Bl) premierà il libro Campioni di vita, edito da Ares e da ZENIT Books. La presentazione del libro con gli ospiti verrà tenuta dal sindaco di Longarne (Bl) nel Centro Culturale Parri, alle ore 18.30. Il volume raccoglie sedici testimonianze di campioni mondiali, olimpici, paralimpici, un imprenditore, uno psichiatra, una cantante non vedente, tutti accomunati dalla pratica sportiva intesa come palestra di vita.
Si legge nell’ultima di copertina: “Non si diventa campioni nello sport se non si hanno qualità morali: se non si è grandi nella mente e nel cuore. Per gli stessi motivi, si può essere campioni di vita anche se non si è mai vinta una sola gara”.
Per meglio conoscere inizi e finalità del Centro culturale che si rifà al compianto Giovanni Paolo I, ZENIT ha intervistato Michelangelo De Donà, giornalista, ideatore e curatore della rassegna culturale del Centro Papa Luciani di Santa Giustina Bellunese.
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Che cos’è il Centro di cultura e spiritualità Giovanni Paolo I?
Il Centro di Spiritualità e Cultura “Papa Luciani” è sorto nel 1982 per ricordare il papa bellunese, Giovanni Paolo I che in soli 33 giorni di pontificato (26 agosto – 28 settembre 1978) ha dato al mondo una testimonianza di serenità e di fede. Il complesso si trova sulla sommità di un colle che domina la Valbelluna a Santa Giustina in diocesi di Belluno-Feltre. Il Centro è dotato di due grandi sale per conferenze, di una decina di sale più piccole per incontri e di un grande anfiteatro all’aperto da 800 posti. Ha un servizio di cucina e due sale da pranzo per un totale di 150 coperti; gli ampi spazi all’aperto consentono passeggiate e gioco per i ragazzi. Il parco con 5 gazebo si presta per dei momenti di riflessione e di riposo. Attigua al Centro è funzionante una struttura d’accoglienza per giovani, in autogestione, per una settantina di posti.
Quale la storia e quale lo scopo del vostro Centro?
La struttura diocesana era originariamente costituita da una villa con le case dei contadini disposte attorno, a formare un quadrilatero. La ristrutturazione è stata voluta dall’allora Vescovo, mons. Maffeo Ducoli, per creare un centro dedicato appunto a Giovanni Paolo I. Va ricordato che il 23 novembre 2003 a Belluno è iniziato il processo di beatificazione e canonizzazione di Papa Luciani. Il Centro, secondo gli scopi statutari, cura la formazione culturale, morale e spirituale e promuove i valori umani e cristiani attraverso diverse attività e iniziative.
Quali altre attività svolgete?
Oltre all’attività di catechesi, spiritualità, incontri per giovani e famiglie, il Centro Papa Luciani pubblica il trimestrale “Humilitas” e si è dotato di un sito (www.papaluciani.it). Dal 1994 propone, nell’ambito della rassegna culturale “Illustrissimi”, conferenze su temi di attualità, testimonianze, concerti, presentazioni di libri. Ad oggi circa 300 gli incontri realizzati con oltre 350 relatori intervenuti; tra gli altri ricordo l’allora card. Joseph Raztinger con il quale abbiamo celebrato i dieci anni di attività culturale, il sen. Andreotti, lo scienziato Antonino Zichichi, l’ex sottosegretario dell’ONU Giandomenico Picco, il card. Tarcisio Bertone (segretario di Stato emerito), il pilota Alex Zanardi, il cantante Al Bano Carrisi nell’anfiteatro con la presenza di circa mille persone. Abbiamo poi curato due volumi (quest’anno il libro “La libertà religiosa tra Stato e Chiesa” e nel 2010 “Le sfide della globalizzazione” che raccoglie le relazioni tenute al Centro sui temi etica ed economia) e istituito il premio Giovanni Paolo I.
Che cos’è ed in che consiste il premio “Giovanni Paolo I”?
Sempre nell’ottica di ricordare e diffondere la conoscenza della figura e dell’opera di Papa Luciani, abbiamo pensato di istituire il premio “Giovanni Paolo I”. In genere sono previste due edizioni all’anno. Il premio, consistente in una targa e in una pergamena, è previsto anche in forma itinerante. La prossima iniziativa, grazie alla disponibilità e sensibilità del sindaco Roberto Padrin, è in programma il 26 settembre a Longarone dove sarà premiato il libro “Campioni di vita”.
Quali i requisiti delle persone a cui viene assegnato il premio?
Al momento il Centro e il comune di Santa Giustina, seguendo un apposito regolamento, scelgono personalità che si sono contraddistinte nei vari campi del sapere oppure per la loro testimonianza cristiana o di impegno nel sociale. Sono previste sette sezioni del premio: personalità ecclesiastiche; giornalismo e comunicazione; musica; cinema e spettacolo; sport; politica internazionale e diplomazia; solidarietà. Non sempre si riesce ad avere presenti tutte le persone che si intendono premiare, nel qual caso si dovrà procedere ad organizzare una nuova manifestazione oppure attendere la prossima iniziativa ufficiale. Stiamo perfezionando l’iter e costituendo un comitato stabile, dove siedano anche un rappresentante del Comune e della parrocchia di Canale d’Agordo, della Fondazione Papa Luciani e dell’Amministrazione provinciale di Belluno. Ricordo solo qualche personalità alla quale negli anni passati il riconoscimento è stato consegnato: allo scienziato Zichichi, all’ex portavoce della Sala Stampa della Santa Sede Navarro-Valls, all’ex calciatore Damiano Tommasi, al card. Herranz-Casado, all’arcivescovo mons. Angelo Vincenzo Zani, agli attori Ignazio Oliva e Francesco Martino, il soprano Daniela Dessì e il tenore Fabio Armiliato, il critico d’arte Mario Dal Bello.
La premiazione è sempre legata alla presentazione di un libro?
Non sempre la premiazione è legata alla presentazione di un libro anche se nelle ultime edizioni si è fatto così. La manifestazione si svolge in forma di intervista ai premiati, proponendo anche momenti di musica, visione di immagini e letture di brani. La rassegna culturale “Illustrissimi” è organizzata in gran parte grazie al volontariato e al sostegno di istituzioni e sponsor privati.
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per info sul libro “Campioni di Vita”: zenit@zenitbooks.org
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