Anche dal dentista si può imparare a vivere.
Il mio dentista, dovendo curami un dente, mi avverte che prima è necessario devitalizzarlo, facendone morire la radice.
Quindi decide per l’anestesia.
Una spruzzatina per addormentare la gengiva, seguita a breve distanza da un’iniezione. Convinto di aver addormentato la parte, attacca il trapano…; ma un salto sulla sedia gli fa capire di dover aumentare la dose dell’anestesia.
Per ovviare l’eccezionale sensibilità del dente era necessaria una massiccia dose di anestesia
Dopo aver fatto morire la radice, gli è stato possibile intervenire.
Riflettevo: la radice del mio io è così dura a morire? Finchè non rinuncio del tutto a me stesso, Dio non può fare il trapianto del cuore nuovo.
Lui gradualmente ci anestetizza; compie i suoi interventi invitandoci a prendere le croci di ogni giorno; ogni giorno ci mette nelle condizioni di rinnegare se stessi. Lui sa usare le dosi necessarie fino alla morte totale del nostro egoismo.
Allora, sulla cenere del nostro io, può nascere Dio. Morta la radice dell’orgoglio, Lui può far di noi un altro Gesù.
Ciao da p. Andrea
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