Si è conclusa la visita pastorale del cardinale Fernando Filoni in Bangladesh. Nel pomeriggio di sabato 12 settembre – riferisce Fides – il prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha celebrato la Messa vespertina nella chiesa di Nostra Signora del Rosario di Tejgaon, dedicandola in particolare alle famiglie. “Questa Comunità ecclesiale ha le sue radici che risalgono al XVI secolo – ha ricordato il porporato nell’omelia -, anche se questa terra è stata considerata territorio di missione solo nel 1852. Inizialmente affidata alla Congregazione della Santa Croce (CSC) e poi all’ordine benedettino (OSB), è diventata Diocesi il primo settembre 1886, Arcidiocesi Metropolitana il 15 luglio 1950”. Si tratta quindi, ha sottolineato il cardinale, di “una comunità relativamente piccola, ma bellissima e straordinaria gli occhi di Cristo”.
Circa la fisionomia di questa comunità, il prefetto del Dicastero Missionario ha evidenziato che “il nostro compito, conosciuto il Signore, è professare la nostra fede in Lui, senza esitazioni” e che “la prima tra i fedeli che hanno creduto e seguito Cristo è stata Maria… la prima discepola a dire ‘sì’, ancor prima che il suo Maestro e Signore venisse concepito”. Il Card. Filoni ha quindi esortato tutti a seguire Cristo e la Vergine Maria, e rivolgendosi in particolare alle famiglie, ha detto: “Possa ogni famiglia qui in Bangladesh vivere con la dignità della famiglia di Dio, riflettendo l’unità nella diversità del mistero della Santissima Trinità e della Santa Famiglia di Nazareth, nell’unione dell’amore e sempre al servizio della Madre Chiesa e dell’umanità intera!”
Nell’ultimo giorno della sua visita pastorale, domenica 13 settembre, Filoni si è recato invece nel Seminario maggiore “Holy Spirit” a Banani, dove ha celebrato la Messa ed incontrato i seminaristi e la comunità dei formatori. Nell’omelia, ha ripreso e arricchito le parole pronunciate da Papa Francesco in un incontro con i seminaristi di diversi collegi di Roma, indicando quattro pilastri della formazione al sacerdozio: la formazione spirituale; la formazione accademica; la formazione alla vita comunitaria; la formazione pastorale.
Quindi ha evidenziato la particolare sintonia con le Letture della domenica: “Queste parole offrono grandi incoraggiamenti a tutti voi che siete in formazione”, ha rilevato il cardinale, e ha concluso con questo incoraggiamento: “Il periodo di formazione è proprio il momento in cui il Signore ci apre l’orecchio, che è il cuore e la mente, per affidarvi i tesori della sua Parola e della sua Grazia. Coraggio! Il Signore vi chiama ad una bella e generosa avventura. Non perdete mai la gioia di questa chiamata, perché questa gioia è il calibro della vostra vocazione. Senza gioia, non c’è vocazione e una vocazione senza gioia è già consumata”. Nel pomeriggio, Filoni si è infine recato in visita di cortesia al primo ministro, quindi è partito alla volta dell’India.