Migranti. Nuovo naufragio in Grecia: 28 morti. La metà bambini

Ieri giornata record di arrivi in Germania e Ungheria. Atteso domani l’incontro-scontro al Consiglio dei ministri dell’Interno Ue che discuteranno del piano Juncker di quote obbligatorie per la redistribuzione profughi 

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Mentre l’Europa sembra mobilitarsi per far fronte all’emergenza migranti, dalla Grecia giunge notizia di un nuovo drammatico naufragio nel mar Mediterraneo. Sono 28 i morti nella tragedia avvenuta oggi al largo dell’isola greca di Farmakonisi, a 15 km dalla coste turche, secondo i dati della Guardia Costiera. La metà delle vittime erano bambini. L’imbarcazione trasportava un centinaio di rifugiati: in 68 sono stati salvati in mare, mentre una trentina di persone sarebbero riuscite a raggiungere a nuoto l’isola nel sud est del Mar Egeo.

La giornata di ieri ha battuto invece il record di arrivi di migranti in Ungheria, con oltre 4 mila persone in una sola giornata che hanno attraversato il confine dalla Serbia. Mentre nel paese si continuano ad allestire senza sosta nuovi posti nei centri di accoglienza, si registrano tensioni tra Budapest e Vienna, dopo le critiche del cancelliere austriaco che ha evocato le ‘deportazioni naziste’ parlando della politica ungherese verso i migranti.   

In Germania, sempre ieri, sono giunti invece 12 mila profughi che hanno raggiunto Monaco di Baviera, dove le autorità locali hanno iniziato a vacillare sulle politiche di accoglienza. I leader hanno lanciato infatti un appello agli altri laender a collaborare nella gestione del flusso di migranti, alla luce anche delle previsioni delle autorità tedesche che hanno stimato una duplicazione degli ingressi per la fine del weekend, con oltre 40mila arrivi.

Vanno segnalate, poi, le 42 persone – tra cui 5 donne e 8 bambini – che viaggiavano stipate nel vano di carico di un camion frigorifero adibito al trasporto di fiori, immatricolato in Finlandia. La vettura è stata individuata in un’area di servizio in un tratto di autostrada prossimo al confine con la Germania dalla polizia, che ha arrestato i due presunti “passatori”, entrambi iracheni, e tratto in salvo i migranti che tuttavia versavano in buone condizioni.

Sulla emergenza si attende domani il responso del Consiglio dei 28 ministri degli Affari interni dei Paesi Ue, chiamati a discutere sul meccanismo di redistribuzione dei richiedenti asilo con quote obbligatorie messo a punto dal presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker. Già Repubblica Ceca, Slovacchia, Danimarca e la stessa Ungheria hanno dichiarato la propria contrarietà al piano di ripartizione dei rifugiati in quote. Anche la Romania ha respinto il piano di Juncker e la Germania denuncia il “fallimento completo” dell’Unione Europea nel proteggere le sue frontiere esterne. 

 

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ZENIT Staff

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