A Bkerkè, presso la sede del Patriarcato maronita, si sono incontrati mercoledì scorso, 9 settembre, il patriarca maronita Bechara Boutros Rai e una delegazione del Partito sciita di Hezbollah, guidata dal Presidente del Consiglio politico Ibrahim Amin el -Sayyed. Stanto a quanto riferito, al termine dell'incontro, dai portavoce ufficiali di Hezbollah, al centro del colloquio c'è stata la situazione regionale e la necessità di un dialogo tra le diverse componenti del Paese, con l'obiettivo di far emergere una “volontà nazionale condivisa” per guidare la nazione fuori dalla crisi.
Come riferisce l'agenzia Fides dopo aver consultato fonti locali, il patriarca Rai ha sottolineato l'urgenza di uscire dalla paralisi politica che dal maggio 2014 impedisce di eleggere un nuovo Presidente. Il Primate della Chiesa maronita ha ribadito che proprio il vuoto istituzionale sta alla radice del malcontento popolare e delle nuove tensioni sociali che si esprimono nelle manifestazioni di piazza scatenatesi a partire dall'emergenza-rifiuti.
Quello del generale Michel Aoun - leader del Movimento Patriottico Libero - è il nome che Hezbollah ha proposto, anche ieri, per la carica di Presidente della Repubblica. Nel complesso sistema istituzionale libanese, d'altronde, la carica di Presidente della Repubblica è riservata a un cristiano maronita. Aoun, tornato in Libano nel 2005 dopo un periodo di esilio in Francia seguito alla Guerra civile, ha fondato il Movimento Patriottico Libero, che si è fin da subito caratterizzato per gli ottimi rapporti sviluppati con Hezbollah.