In visita pastorale in Bangladesh dal 9 al 13 settembre, il card. Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, ha presieduto stamattina, 11 settembre, la Messa solenne per il Giubileo d’argento della diocesi di Rajshashi. Il porporato ha definito “consolante” che dopo venticinque anni la Chiesa in Bangladesh è in crescita, “non solo in numero, ma anche nel servizio a Dio e alla comunità, nonostante le tensioni e difficoltà diverse”. Il card. Filoni, come riporta l’agenzia Fides, ha ricordato che “siamo come lievito in mezzo a milioni di abitanti non cristiani, di conseguenza, c’è tanto lavoro da fare”.
Prendendo spunto dal brano evangelico della Messa (Lc 19,1-10) che raccontava l’incontro di Gesù con Zaccheo, il Prefetto del Dicastero Missionario ha sottolineato: “Questa storia sembra essere un paradigma della storia della vostra diocesi, che anche se piccola, è cresciuta seguendo Gesù nella proclamazione della Parola di Dio nel corso di questi ultimi anni. Da un piccolo seme, è cresciuta in una grande realtà ecclesiale”. E ha quindi esortato: “Cercate di accendere costantemente il vostro amore per Dio e per il prossimo, in modo che possiate diventare piccole scintille di luce all’interno della società, al fine di guidare gli altri per la strada giusta”.
25 la diocesi di Rajshashi contava 8 parrocchie guidate da 10 sacerdoti diocesani e 9 missionari, mentre oggi le parrocchie sono 19 e i sacerdoti diocesani 36. Lo ha ricordato il card. Filoni, richiamando al compito di trasmettere ciò che è stato ricevuto: “la fede in Cristo e l’amore per la vostra Chiesa”. Un compito che può insegnare Zaccheo, il quale “ha ricevuto Gesù nella sua casa e ha deciso di cambiare la sua vita con la sua ferma volontà di aiutare gli altri e vivere nella giustizia e nella verità”. Allo stesso tempo – ha quindi aggiunto – “la vostra Chiesa locale, dopo aver accolto Gesù, possa condividere anche la sua gioia di testimoniare una vita cristiana autentica”.
Infine il card. Filoni, dopo avere soddisfazione per questa visita e ha portato il saluto e la benedizione del Santo Padre, ha concluso la sua omelia invocando l’intercessione di Maria: “Sia vostra maestra e compagna di viaggio nel cammino verso il cinquantesimo anniversario della vostra Chiesa”.