Intanto a Manhattan, tra la 8th Avenue e la 34th Street, accanto alla Penn Station e al Madison Square Garden (dove il Papa presiederà la Messa il 25 settembre), è stato ultimato il murale gigante che la diocesi di Brooklyn ha commissionato per celebrare l’arrivo del Santo Padre. L’opera è stata pensata dal DeSales Media Group, braccio tecnologico e comunicativo della diocesi, e mostra un Bergoglio sorridente che saluta la folla con la mano. Ancora non si hanno notizie certe, ma pare che il murale sarà cancellato il 5 ottobre.
Papa in Usa: possibile incontro con Putin all'Onu. Obama lo accoglierà alla Base Andrews
Popolazione in fermento per l’arrivo del Santo Padre. Completato il murale a Manhattan e moltiplicate in strade e negozi sagome di cartone del Pontefice con cui scattarsi una foto
Mancano poche settimane all’arrivo di Papa Francesco negli Stati Uniti: la popolazione è in fermento per i preparativi e dagli Usa giungono già diverse indiscrezioni sull’atteso nono viaggio internazionale del Pontefice argentino. Una di queste è il possibile incontro tra Bergoglio e il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, nella sede dell’Onu, a New York, che il Santo Padre visiterà il prossimo 25 settembre.
A riferirlo, in queste ore, è la stampa statunitense che attribuisce la notizia a fonti vaticane. Ovvero mons. Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite di New York, che avrebbe dichiarato ad alcune radio locali: “Il Papa incontrerà Putin, solo se non farà ritardo…”. Un nuovo appuntamento tra i due è comunque plausibile essendo in corso nella sede dell’organismo internazionale l’Assemblea generale che, in occasione dell’apertura del 70° Periodo di Sessioni, vede la partecipazione di oltre 60 Capi di Stato e di Governo, molti dei quali saranno presenti il giorno della visita e dell’allocuzione del Papa.
Francesco – si ricorda – sarà il quarto Pontefice a rivolgersi alle Nazioni Unite dopo Paolo VI (4 ottobre 1965), Giovanni Paolo II (2 ottobre 1979 e 5 ottobre 1995), e Benedetto XVI (18 aprile 2008, sette anni fa). Inoltre il Santo Padre – che al suo arrivo sarà accolto dal Segretario generale Ban Ki-moon, accompagnato dalla moglie Ban Soon-taek – firmerà con i numerosi capi di Stato presenti il “Programma per lo Sviluppo 2015 – 2030”. Sembra essere in programma anche un colloquio privato con Ban Ki-moon, nell’ufficio di quest’ultimo, al termine del quale saranno presentate le delegazioni e si procederà agli scambi di doni e alla firma del Libro d’Onore. Ed è prevista anche una tappa presso il Green Wall, dove il Papa deporrà poi un omaggio floreale in memoria dei funzionari Onu caduti in missione.
È ufficiale invece – dopo il comunicato diffuso ieri dalla Casa Bianca – che il 22 settembre quando Francesco, di ritorno da Santiago di Cuba, arriverà alla Base Andrews (alle 16 ora locale; le 22 in Italia), sarà accolto dal presidente Barack Obama e dalla consorte Michelle. Bergoglio sarà quindi il secondo Pontefice ad essere accolto da un presidente statunitense alla famosa Base militare, dopo che il 16 aprile 2008 George Bush attese l’arrivo di Benedetto XVI. Prima ancora – ricorda il sito Il Sismografo -, il 6 ottobre 1979, l’allora vice presidente Usa, Walter Frederick Mondale, ricevette Papa Giovanni Paolo II in occasione del suo primo viaggio nel paese.
Un caloroso benvenuto sarà poi dato a Francesco dalla popolazione degli States che già da settimane ha lanciato sui social network dei trend virali per celebrare il viaggio papale. Uno di questi è il fenomeno, tipicamente americano, dei Cutouts, sagome di cartone a grandezza naturale, in genere dedicate a celebrità della musica o del cinema. Numerosissime immagini cartonate del Pontefice sono in questi giorni riversati nelle strade, nei negozi e nelle piazze, e molte persone stanno infatti postando su Facebook e Twitter le foto “accanto al Papa”.
[S.C.]