Man mano che gli anni passano, ci s’accorge che non passano invano se insegnano che puoi sentirti sazio e soddisfatto solo se doni il necessario al prossimo.     Decine di chilometri a piedi in montagna non sono uno scherzo…soprattutto se chi li percorre non ha fatto il pieno allo stomaco.

È successo proprio a noi, ragazzi, un giorno delle nostre vacanze scolastiche.

Partenza prima del sorgere del sole. A ciascuno un compito. A me quello di portare lo zaino del pane, con la proibizione assoluta di toccarlo prima delle 10, l’ora della colazione.

Dopo tre ore di strada, in salita, io ero veramente agli sgoccioli e speravo che qualcuno mi alleggerisse il peso…Dopo una curva vedo l’amico Sergio seduto sul sentiero. “Ho fame - mi supplica - dammi un pane”.  Subito gli ricordo la proibizione di toccarlo prima delle 10.

Con la segreta speranza che mi aiutasse a portare lo zaino, lo invito a mettersi in piedi e a riprendere la marcia con me. “Non ce la faccio; ho fame”.

Non me la sentivo di lasciarlo solo. Ci fermammo tre minuti…necessari a me per riprendere fiato e a Sergio per riprendere energie da un pezzo di pane.

Lui scattò in piedi, rinato, sorridente…; si mise subito sulle spalle il mio peso. Insieme a lui, alleggerito non solo d’un pane, ma anche dello zaino, proseguii speditamente la marcia. 

Dona un sorriso e camminerai confortato dal sorriso di tutti. 

 

Ciao da p. Andrea Panont

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