Dall’Italia alla Germania: gli altri migranti

Secondo i dati dei missonari guanelliani, solo nel 2014, 94mila giovani tra i 25 e i 35 anni hanno lasciato il nostro paese

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“I migranti siriani da noi non sono ancora arrivati, anche se si predispongono palestre e fabbriche chiuse. In compenso continuano quelli degli italiani”. Lo dichiara padre Wieslaw Baniak, 48 anni, guanelliano, responsabile dal 2014 a Pforzheim della missione cattolica italiana.

“La maggioranza viene dalla Sicilia, circa l’80%, poi dalla Calabria e dalla Campania. Solo nel 2014 sono state 94mila le persone emigrate dall’Italia, giovani tra i 25 e i 35 anni. Mete preferite: Germania, Inghilterra e Olanda. Alla ricerca di un lavoro”, sottolinea padre Wieslaw.

“Spesso sono laureati ma senza conoscere la lingua si adattano a fare le pulizie nei ristoranti o lavare i piatti. Tra le migrazioni di popoli in atto, c’è da menzionare anche questa perché ci interpelli. Rifugiati politici e richiedenti asilo hanno in Germania diverse tutele. Per gli immigrati in cerca di lavoro non è proprio così”.

La missione conta una chiesa e altre 3 cappelline in paesi distanti dai 20 ai 40 km. “In parrocchia? 150 persone, ma i bisognosi sono oltre 6 mila”. Per chi è in difficoltà la missione cerca di offrire generi alimentari, assistenza ai malati o agli anziani soli, lavoro in rete con Caritas e il Centro Culturale Italiano, oltre al servizio pastorale, per dare a tutti “Pane e Signore, come raccomandava San Luigi Guanella. “Ci sono casi di vera e propria disperazione che non devono sfuggire, in questo chiasso massmediale”, conclude poi il sacerdote.

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ZENIT Staff

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