Vallini: "Le parole del Papa incoraggiano i cristiani di Roma a perseverare nell’accoglienza e ospitalità"

Il cardinale vicario annuncia di aver convocato il Consiglio Episcopale per indicare proposte operative per coinvolgere maggiormente le comunità parrocchiali e religiose nell’accoglienza urgente dei profughi

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“La comunità ecclesiale di Roma, già impegnata nell’accoglienza degli immigrati, è grata a Papa Francesco per l’appello rivolto ieri all’Angelus per l’ospitalità ai profughi di fronte alla grave tragedia di decine di migliaia di persone che, come ci ha ricordato il Santo Padre, «fuggono dalla morte per la guerra e per la fame, e sono in cammino verso una speranza di vita»”.

Così il cardinale vicario Agostino Vallini commenta l’appello lanciato dal Papa durante l’Angelus di ieri per l’accoglienza dei migranti in tutta Europa, a cominciare da Roma. In una nota, il porporato scrive: “Assistiamo in questi giorni a immagini mai viste finora, non solo dell’approdo nei porti italiani di centinaia di uomini, donne e bambini – con il Mediterraneo che continua a essere la tomba di tante vite, anche di piccoli innocenti – ma anche di un gigantesco esodo senza precedenti dal lato orientale dell’Europa verso la Germania e il Nord del continente”.

“Non è possibile restare indifferenti dinanzi a queste scene – afferma il cardinale – la nostra coscienza di cristiani è interpellata direttamente”, soprattutto all’approssimarsi del Giubileo della Misericordia. Vallini sottolinea quindi che “l’appello del Santo Padre, rivolto «alle parrocchie, alle comunità religiose, ai monasteri e ai santuari di tutta Europa» per ospitare una famiglia di profughi, «incominciando dalla mia diocesi di Roma», si inserisce nell’impegno consolidato che proprio la diocesi porta avanti da anni grazie all’opera quotidiana della Caritas diocesana di Roma e alla generosa collaborazione di parrocchie e comunità religiose”.

Ricorda infatti che “il primo servizio della Caritas dedicato agli stranieri risale al 1981, ed è il Centro Ascolto di via delle Zoccolette, a due passi da Largo Argentina. Elemento trainante dell’Area Immigrati della Caritas, è punto di riferimento prezioso per gli stranieri che vivono e transitano a Roma, e attua un impegno articolato attraverso molteplici servizi”. “Nel 1999 – prosegue -nasce al Mandrione il Centro Accoglienza ‘Ferrhotel’ della Caritas diocesana, entrato nello SPRAR (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati), che nel 2014 ha ospitato 150 uomini. Si tratta di una struttura nata per ospitare utenti stranieri con progetto di avviamento a un percorso lavorativo. A Monteverde dal 2010, un Centro Accoglienza – inserito anch’esso nel circuito SPRAR – è in grado di ospitare 30 donne richiedenti asilo, rifugiate, titolari di protezione e nel 2014 sono state accolte 67 donne. Obiettivo del servizio è offrire a donne che abbiano vissuto esperienze traumatizzanti uno spazio che favorisca il loro inserimento sociale, attraverso azioni di sostegno e un ambiente protetto”.

Ma nella diocesi del Papa “non manca poi l’attenzione rivolta ai minori stranieri non accompagnati, un terzo dei quali presenta domanda per il riconoscimento dell’asilo politico o di protezione umanitaria. Nel 2014 in tre centri della Caritas di Roma ne sono transitati 404, (in gran parte maschi e quasi tutti provenienti da Paesi al di fuori dell’Unione Europea)”, evidenzia il porporato.

E annuncia infine di aver convocato nei giorni scorsi il Consiglio Episcopale per indicare “delle proposte operative per un maggiore coinvolgimento delle comunità parrocchiali e religiose nell’accoglienza urgente dei profughi”. “Le parole del nostro Vescovo – conclude Vallini – incoraggiano la comunità cristiana di Roma a perseverare nel percorrere con generosità e fiducia nel Signore la strada dell’accoglienza e dell’ospitalità”.

 

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ZENIT Staff

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