Al termine dell’Angelus di oggi, Papa Francesco ha ricordato l’incontro dei vescovi di di Colombia e Venezuela avvenuto nei giorni scorsi nel tentativo di dare il proprio contributo per dirimere la situazione tra i due paesi, dopo la chiusura della frontiera decisa dal presidente venezuelano Maduro. “Vedo in questo incontro un chiaro segno di speranza”, ha detto il Pontefice, invitando tutti, in particolare l’amato popolo venezuelano e colombiano, a pregare, “perché con uno spirito di solidarietà e fraternità si possano superare le difficoltà attuali”.
Intanto in queste ore il presidente della Colombia, Santos, ha annunciato di voler decretare lo stato d’emergenza economica, per fronteggiare la crisi in corso che ha causato anche l’espulsione di molti cittadini colombiani. Il provvedimento consentirà al paese di semplificare le procedure di approvvigionamento e gli investimenti come si conviene nei casi eccezionali.
Quanto al provvedimento voluto dal suo omologo venezuelano Maduro, a suo dire è stato motivato dall’esigenza di fronteggiare il narcotraffico e contrastare le bande paramilitari che imperversano nella zona. Il procuratore della Colombia – secondo quanto riferito da L’Osservatore Romano – ha chiesto al presidente di denunciare Maduro alla Corte penale internazionale dell’Aja per crimini contro l’umanità.