Lettura
La missione di Gesù riguarda tutti, in particolare coloro che il profeta indica come destinatari privilegiati della sua azione guaritrice: ciechi, sordi, zoppi, muti. L’evangelista Marco narra l’episodio di un sordomuto in territorio pagano, anticipando così quanto la Chiesa vivrà a partire dalla Pasqua. Il Vangelo è buona notizia per ogni persona e deve essere annunciato in tutto il mondo. Dio si china sulle nostre ferite e ci restituisce la nostra dignità di esseri umani, posti al centro della creazione in cui risplende la sua gloria.
Meditazione
L’esperienza del sordomuto è particolarmente significativa per il nostro cammino di fede. Uno straniero, incapace di ascoltare e inceppato nella parola: egli rappresenta la condizione di partenza di tanti uomini e donne che anche oggi, in un contesto che li tiene lontani dalla fede, non riescono a comprendere il Vangelo come annuncio di speranza e di vita. C’è bisogno di aiuto, che il sordomuto riceve da altri, non meglio identificati ma tanto necessari perché possa incontrare Gesù. Nessuno mai, infatti, potrà riconoscere il dono di Dio senza il contributo concreto di chi si prende a cuore tale situazione di bisogno. Ma poi, è necessario l’incontro personale con Cristo, faccia a faccia, lontani da ogni riflettore. Gesti e parole che ci interpellano, entrando nel profondo della nostra storia e sconvolgendo il nostro vissuto con la potenza dell’amore che sana. Ognuno di noi ne può fare direttamente esperienza, per poi stare accanto a chi da solo non riesce ad andare verso di Lui. Sono vinte, così, tutte le paure e le chiusure che non permettono di progredire fino in fondo nella propria esistenza. Aprirsi alla vita e accogliere il dono che Dio fa a ognuno di noi è possibile solo se lasciamo che Cristo agisca nel nostro intimo. Siamo rimessi in condizione di ascoltare la Parola che ci libera e ci dà gioia, ritrovando il senso di tutto ciò che ci circonda. Ricominciamo a entrare in relazione con gli altri, stabilendo in maniera più diretta e personale rapporti autentici. Diventiamo pian piano responsabili del nostro futuro e del mondo che Dio ha messo nelle nostre mani, perché si sviluppi una storia grande e bella per l’intera famiglia umana.
Preghiera
Signore, aiutaci ad amare chi non è amato da nessuno. Apri i nostri cuori alle esigenze dei nostri fratelli, specialmente dei più poveri. E donaci il coraggio di considerarli in ogni circostanza come un bene prezioso per le nostre comunità. Contribuiremo così al rinnovamento della tua Chiesa, perché sia sempre più “povera per i poveri”.
Agire
Oggi prolungherò la gioia della mensa eucaristica condividendola con chi è solo o ha bisogno di un po’ di tempo per essere ascoltato.
Meditazione del giorno a cura di mons. Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento – Castellammare di Stabia, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it