A Bose, Convegno ecumenico di spiritualità ortodossa su "Misericordia e Perdono"

Dal 9 al 12 settembre, l’appuntamento che riunirà rappresentanti della Chiesa cattolica, ortodossa, anglicana, insieme a biblisti, teologi, monaci d’oriente e d’occidente, filosofi e scrittori da tutto il mondo

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“Misericordia e Perdono” è il titolo della XXIII edizione del Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa, che si terrà nel Monastero di Bose dal 9 al 12 settembre. L’evento è diventato un punto di riferimento internazionale per il dialogo ecumenico e lo studio della tradizione spirituale dell’oriente cristiano, secondo una visione ampia del dialogo interculturale e interreligioso, che include l’Europea orientale, l’Ucraina, la Russia e il Medio Oriente. Ad esso prenderanno parte i rappresentanti di tutte le Chiese ortodosse, della Chiesa cattolica, della Chiesa d’Inghilterra e delle Chiese della Riforma, insieme a biblisti, patrologi e teologi, monaci d’oriente e di occidente, filosofi e scrittori da tutto il mondo.

Il tema del Convegno – come informa una nota sul sito del Monastero di Bose – “nel tempo drammatico che viviamo, segnato dalla barbarie della guerra e dell’intolleranza, dal prevalere della logica di mercato sulla solidarietà condivisa”, vuole ricordare “l’urgenza di una pratica del perdono, accanto alla ricerca della giustizia, per ritrovare un’idea di bene comune e una fiducia reciproca che si traduca in responsabilità verso l’altro”.

In ascolto della Scrittura e della tradizione spirituale ortodossa, l’incontro propone quindi “un itinerario di riflessione sull’arte del perdono, raccogliendo le domande che interrogano la speranza cristiana: Come annunciare oggi il perdono di Dio? Come risanare la memoria ferita? Dove ritrovare la gioia del perdono tra le chiese e gli uomini? Quali sono oggi i luoghi del perdono cristiano (gli sposi che si separano, la ricostruzione della fiducia dopo i conflitti, la ricomposizione delle relazioni interpersonali e comunitarie)? Come coniugare giustizia e perdono nella loro dimensione pubblica e storica?”.

I lavori si apriranno con il discorso inaugurale del priore di Bose, Enzo Bianchi, e le prolusioni del cardinale Walter Kasper presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e del metropolita Kallistos Ware di Diokleia, che metteranno al centro il tema del perdono cristiano e della riconciliazione tra le chiese. Seguiranno gli interventi dei diversi relatori che si susseguiranno in diverse sezioni: la Scrittura e i padri, il perdono nella tradizione monastica e nella sua dimensione antropologica, i testimoni della misericordia nelle diverse chiese, e infine giustizia e perdono. Interverranno tra gli altri John Behr (New York), Eugen J. Pentiuc (Brookline), Dimitrios Moschos (Atene), Alexis Torrance (Notre Dame), Sebastian Brock (Oxford), Elena Romanenko (Mosca), Despina Prassas (Providence), Krastu Banev (Durham), Christos Yannaras (Atene), George Demacopoulos (New York.).

Numerosi i messaggi inviati dai capi delle Chiese per il convegno. A cominciare da Papa Francesco che, in un messaggio a firma del cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, ricorda che “la misericordia è la grande luce di amore e tenerezza di Dio che porta in sé il perdono”. Poi Bartolomeo, patriarca di Costantinopoli, che esprime l’auspicio che “la misericordia e la compassione nei confronti dei nostri compagni in umanità occupino un posto centrale tra le altre virtù nell’insegnamento del Signore”. O ancora il metropolita Ilarion di Volokolamsk, presidente del dipartimento per le relazioni esterne del patriarcato di Mosca, a nome del patriarca Kirill, che sottolinea come nell’appello evangelico a essere “misericordiosi, come anche il padre vostro è misericordioso” (Lc 6,36), sia contenuta “la testimonianza della più alta dignità dell’uomo, chiamato a collaborare con Dio”.

Per la Chiesa Cattolica, oltre al cardinale Kasper, saranno presenti l’arcivescovo Antonio Mennini, Nunzio Apostolico nel Regno Unito, i vescovi Gabriele Mana di Biella, Marco Arnolfo di Vercelli, Mansueto Bianchi, assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana, Pier Giorgio Debernardi di Pinerolo, Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea, mons. Andrea Palmieri, sottosegretario, delegato del Pontificio consiglio per la Promozione dell’Unità dei cristiani e don Cristiano Bettega, direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo della Cei. Il dottor Michel Nseir rappresenterà il Consiglio ecumenico delle Chiese. Di grande rilievo è la presenza di numerosi monaci e monache d’Oriente e Occidente.

Nel corso del Convegno, infine, sarà presentato il volume Beati i pacifici. Atti del XXII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa. Bose, 3-6 settembre 2014, con contributi di John Behr, Anca Manolescu, Aristotle Papanikolaou, Athenagoras Peckstadt, Michail Seleznev, Kallistos Ware.

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ZENIT Staff

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