Le vecchie abitudini non si scordano mai. Come era solito fare da arcivescovo di Buenos Aires, Papa Francesco ha inviato alla comunità ebraica argentina il suo saluto per le prossime festività: il capodanno (Rosh Hashaná, 14-15 settembre) e lo Iòm Kippùr (22-23 settembre). Gli auguri del Pontefice – come informa L’Osservatore Romano – sono giunti tramite una lettera scritta al “caro fratello e amico”, il rabbino Abraham Skorka.
In essa, Francesco ha definito lo Iòm Kippùr come “tempo in cui secondo la tradizione ebraica l’Eterno giudica tutte le creature”, dunque una ricorrenza – ha aggiunto – “che richiede a ognuno una «analisi introspettiva”. Attraverso la preghiera e la riflessione profonda, ha poi augurato il Santo Padre rivolgendosi a tutti i membri della comunità, “possiate elevare il vostro essere al fine di offrire un contributo significativo alla costruzione di una realtà migliore”.
Infine ha concluso: “Voglia il Signore accogliere le vostre preghiere e benedirvi tutti con la sua enorme misericordia. Ricordatevi di tenermi presente nelle vostre preghiere, così come io faccio con voi”.