Oltre 300 bambini soldato sono stati liberati dalle milizie armate della Repubblica Centrafricana. Lo conferma l’Unicef, informando che attualmente i bambini usati come soldati o schiavi sessuali nel paese africano sono tra i 6 e i 10mila. Altri 163 bambini, tra cui cinque ragazze, sono stati rilasciati dalla milizia anti-balaka, durante una cerimonia nella città di Batangafo, a ovest del paese.
Secondo l’agenzia Onu per l’infanzia – che peraltro si occuperà di fornire supporto psicologico e di reintegrare i piccoli nelle comunità – si tratta del più grande rilascio di minori associati a gruppi armati dallo scoppio delle violenze nel 2012. Il processo di smobilitazione è iniziato a maggio ed è stato raggiunto grazie a un accordo firmato da dieci gruppi armati attivi nella Repubblica Centrafricana, durante il forum di riconciliazione svoltosi a Bangui la scorsa settimana.
Con l’intesa, i leader dei gruppi si sono impegnati a dare all’Unicef e ai suoi partner accesso totale e immediato alle aree sotto il loro controllo per identificare e verificare il numero dei bambini coinvolti e assicurare il loro rilascio. Oltre all’Unicef collaborano all’accordo anche la United Nations Multidimensional Integrated Stabilizations Mission in the Central African Republic e il Governo della Repubblica Centrafricana.