Anche papa Francesco si associa al dolore di tutto il mondo per le stragi che venerdì scorso hanno messo in ginocchio la Tunisia (la sparatoria sulla spiaggia di Sousse), la Francia (la decapitazione di un uomo in una fabbrica di Saint-Quentin Fallavier nei pressi di Lione) e il Kuwait (una bomba in una moschea di Kuwait city), tutti di matrice terroristica.
In tre diversi telegrammi, a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, indirizzati ai nunzi apostolici, il Pontefice ha condannato nuovamente la violenza che genera tanta sofferenza e chiesto al Signore di fare dono della pace. Invocando poi la benedizione divina sulle famiglie delle vittime, il Santo Padre ha domandato a Dio di conforto e consolazione in questa prova così difficile, affidando alla Sua misericordia le anime dei defunti.
In particolare nel messaggio per la tragica perdita di vite umane causata dall’attacco contro una moschea a Kuwait City, il Papa, oltre a offrire le sue ferventi preghiere per le vittime e per i familiari, ha fortemente stigmatizzato tali atti barbarici. Ha poi chiesto di trasmettere la sua vicinanza spirituale alle famiglie colpite da un così grande dolore, incoraggiando il popolo del Kuwait a non perdersi d’animo di fronte al male.